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Caos Rai: ecco chi ha deciso di andarsene dopo Fazio e Annunziata

Caos Rai chi ha deciso di andarsene

Il caos in Rai non si arresta: ecco chi ha deciso di andarsene dopo Fazio, Littizzetto e Annunziata.

Continua il caos in Rai. Dopo Fabio Fazio, Luciana Littizzetto e Lucia Annunziata, c’è qualcun altro che ha pensato di fare i bagagli. Vediamo chi ha deciso di andarsene.

Caos Rai: chi ha deciso di andarsene?

Dopo Fabio Fazio e Luciana Littizzetto, che approderanno a Discovery, e Lucia Annunziata, che ha dato le dimissioni, c’è qualcun altro pronto ad abbandonare la Rai. Stando a quanto sostiene Dagospia, Massimo Gramellini è pronto a lasciare Viale Mazzini:

“Potrebbe aggiungersi alle uscite dalla terza rete di Fabio Fazio e Lucia Annunziata. Fonti di primo piano ipotizzano il suo sbarco su La7, contatti facilitati dalla vicinanza del giornalista a Urbano Cairo che è anche editore di Rcs, gruppo in cui Gramellini lavora come editorialista del Corriere della Sera. Sul tavolo delle trattative un programma simile destinato al sabato sera di La7″.

Massimo Gramellini pronto a lasciare la Rai

Gramellini, quindi, si potrebbe aggiungere a Fazio, Littizzetto e Annunziata. Il giornalista ed editorialista del Corriere della Sera potrebbe sbarcare su La7, forte anche del rapporto lavorativo già in essere con Urbano Cairo. A sostegno della tesi di Dagospia ci sono i saluti con cui Massimo si è congedato da Le parole, il suo programma in onda su Rai3 il sabato sera in prima serata. Lo scrittore ha sottolineato che ha il “contratto in scadenza, in attesa di incontri definitivi“. Ha esordito:

“La mia parola è Pubblico: il pubblico, la nostra comunità. In sette anni siete diventati tanti e mai come quest’anno abbiamo avvertito l’esistenza di una connessione sentimentale. Me ne accorgo quando per strada incontro qualcuno di voi: questo programma lo sentite come una piccola parte della vostra vita e, credetemi, per noi che lo facciamo non potrebbe esistere complimento più bello”.

I saluti di Massimo Gramellini a Le Parole

Massimo ha proseguito:

“Ma Pubblico significa anche Servizio pubblico e, dunque, consentitemi di ringraziare la tanto bistrattata Rai perché, al di là e al di sopra dei giochi e degli appetiti di potere, dei quali è oggetto dal giorno ormai lontano della sua nascita, questa azienda è piena di lavoratori, tecnici e dirigenti straordinari. E noi abbiamo avuto la fortuna di lavorare con molti di loro. Un grande dirigente Rai del passato una volta mi disse che il servizio pubblico non consiste nell’avere tutti i racconti della realtà dentro lo stesso programma, ma nella possibilità di scegliere tra più programmi che raccontino la realtà in modo diverso. Ogni spettatore, pagando il canone, finanzia non solo la propria libertà di scelta, ma anche quella degli altri. Paga l’edicola in cui poi ciascuno va a leggersi il giornale che vuole. Noi ambiamo a essere uno di quei giornali. Le Parole non sono un’arena dove ci si scontra all’ultimo sangue. Assomigliamo di più a un gruppo di amici che si ritrovano il sabato sera per raccontarsi la settimana, scambiarsi delle opinioni, farsi quattro risate e, se capita, un pianto. Prima di farne uno anche adesso, salutiamoci con un sorriso. Buonasera”.