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Caporalato in Toscana, centinaia di operai scoperti dalla Guardia di Finanza: "Pagati 2,5 euro l'ora"

Caporalato Toscana scoperti operai

La GdF ha scoperto centinaia di operai agricoli impiegati in tre aziende tra il 2015 e il 2019: avrebbero lavorato in nero per 15 ore al giorno.

Avrebbero lavorato per 15 ore al giorno con una paga oraria di 2,5 euro. Queste le accuse che sono state rivolte a tre aziende agricole che, nel periodo tra il 2015 e il 2019, avrebbero impiegato centinaia di lavoratori in nero come braccianti sia italiani che stranieri e scoperti dalla Guardia di Finanza. Stando a quanto riporta il quotidiano “La Nazione”, ad avviare l’indagine sono stati i finanzieri della Compagnia di Piombino a luglio 2019 e con il coordinamento della Procura di Livorno. 

Caporalato Toscana, scoperte centinaia di operai dalla Guardia di Finanza

I braccianti avrebbero in particolare prestato l’attività lavorativa in condizioni disumane  senza ferie e con tanto di minacce di licenziamento e aggressioni verbali. C’è di più. Questi ultimi avrebbero anche vissuto in un’abitazione dalle condizioni fatiscenti senza riscaldamento e acqua potabile. Per questa casa i lavoratori pare che abbiano anche versato una quota per l’affitto decurtata dal loro compenso già molto basso. 

Le indagini in corso 

Nel frattempo, le persone indagate avrebbero già provveduto a versare le sanzioni amministrative a loro carico e comminate da INPS  e Guardia di Finanza per un importo di circa 5.800.000 euro. Le indagini ad ogni modo sono ancora in corso.