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Carenza di vitamina D: sintomi, cause, rimedi e cosa mangiare

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Presente in maggior parte nei raggi solari ma anche in piccole dosi in specifici cibi, la vitamina D è un ormone fondamentale per la nostra salute.

Già cominciano i primi acciacchi autunnali e il medico vi dice che è solo una cosa passeggera? La causa dei vostri dolori potrebbe invece essere più subdola e meno immediata: la carenza di vitamina D. In questa guida troverete i nostri consigli, le cause, i possibili rimedi e, perché no, gli alimenti che vi aiuteranno nella cura.

Carenza vitamina D: sintomi e cause

Conosciuta come la “vitamina del sole”, la vitamina D è essenziale per la resistenza ossea. La sua mancanza può causare bassa massa ossea e osteoporosi. Può portare al diabete, scarsa forza muscolare, malattie autoimmuni, artrite reumatoide, sclerosi multipla e alcune forme di cancro. È molto più grave di quanto si pensi.

Il modo migliore per ottenere la vitamina D è la luce del sole. È l’unica vitamina che è anche un ormone. Ed è anche l’unica che non deve essere assunta attraverso gli alimenti. Se comunque il cibo ne fornisce una certa quantità, la fonte migliore è sempre la luce del sole. Quindi una delle possibili cause della sua carenza potrebbe proprio essere il poco sole che prendete.

Inoltre, l’organismo non ne produce più di quanto abbia bisogno di assorbire col sole. Quindi la luce solare è una fonte abbastanza sicura fino a quando si prendono le dovute precauzioni per prevenire il cancro della pelle.

Come incrementare la vitamina D

Molte volte la causa dei dolori e del grande senso di stanchezza che si provano in alcuni periodi dell’anno è dovuta proprio alla carenza di vitamina D. Tuttavia per poter identificare al meglio questo scompenso vitaminico, saranno necessarie delle apposite analisi del sangue, poiché i medici da soli non possono indovinare tra le migliaia di patologie che hanno sintomi comuni. Solo una volta identificata al 100% la vostra condizione vi potranno consigliare integratori alimentari a base di vitamina D.

Se invece avete la possibilità e preferite rifornirvi di vitamina D alla vecchia maniera, il segreto è la moderazione. Se il sole è la miglior fonte di vitamina D in assoluto, la cura può diventare peggiore della malattia se portata all’eccesso. A seconda della posizione e di come arriva la luce, un’esposizione al sole da 10 minuti a un’ora al giorno è tutto quello che serve per produrre la vitamina D di cui corpo ha bisogno. Le persone con pelle più scura hanno bisogno di più luce solare per produrre vitamina D.

Per quanto riguarda il cancro della pelle, l’esperto di vitamina Dr. Michael Holick ha affermato che “l’esposizione al sole di braccia e gambe per brevi periodi di tempo non aumenta il rischio di cancro della pelle grave come il melanoma” .

Carenza vitamina D: cosa mangiare

Tanto fruttifera nei raggi solari, tanto rara e dispendiosa negli alimenti che contengono questa preziosa vitamina. In genere possiamo trovare la vitamina D nel fegato, nell’olio di fegato di merluzzo, nella carne di pesci grassi come il salmone, il tonno e l’anguilla, nelle ostriche e nei gamberi, nei formaggi grassi e nel burro, nei tuorli d’uovo e nei funghi. Questi ultimi sono anche l’unica fonte vegetale di vitamina D in natura.