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Fondazione MIdA, alla presidenza la cugina dell'ex ministra Carfagna

maria rosaria carfagna

Alla presidenza della Fondazione MIdA arriva Maria Rosaria Carfagna, cugina dell'ex ministra

C’è Maria Rosaria Carfagna alla presidenza della Fondazione MIdA. La cugina dell’ex ministra Mara ha ricevuto la nomina direttamente dal governatore campano Vincenzo De Luca. La docente ricoprirà così la carica principale della fondazione che gestisce e promuove le grotte di Pertosa-Auletta.

Cambio alla presidenza della Fondazione MIdA: arriva Maria Rosaria Carfagna, cugina dell’ex ministra

Docente di diritto al liceo Classico di Salerno, la neo presidente della Fondazione MIdA vanta in comune con la più nota cugina un passato da militante di Forza Italia. Con gli anni poi Maria Rosaria Carfagna s’è dirottata verso il Partito Democratico, mentre Mara dallo scorso anno s’è spostata tra le fila di Azione, dov’è presidente. Tra le due pare non scorra buon sangue.

Si tratta di un incarico prestigioso per Carfagna, questo relativo alla fondazione che promuove le suggestive grotte di Pertosa-Auletta. Luogo naturale scelto anche per rappresentazioni teatrali e spettacoli all’aria aperta. A lei il compito di portare tranquillità dopo il burrascoso addio della precedente presidente.

Il controverso addio alla Fondazione MIdA di Sabrina Capozzolo

Maria Rosaria Carfagna infatti succede a Sabrina Capozzolo, ex parlamentare Dem che ha lasciato la carica da presidente della Fondazione non senza polemiche, anzi. Ha abbandonato il ruolo sulla scia di accuse di sessismo e diffamazioni.

All’epoca Capozzolo disse di avercela messa tutta nel “salvaguardare il patrimonio culturale e la sua identità contro chi invece vorrebbe gestirla come fosse una grande proloco“, trovando invece un forte ostracismo, anche da parte del suo stesso partito: “Non mi hanno mai difesa“, disse.

In un esposto al sindaco di Auletta, Pietro Pessolano, Capozzolo denunciò: “Ho dovuto subire un atteggiamento di chiusura solo per Il fatto di essere donna. Una mentalità che si avvale di atti esasperati di sessismo, infamante, secondo la quale noi donne siamo da considerare tutte sciocchine e dobliamo solo obbedire agli ordini che provengono da altri“.