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Carneficina in Egitto con le armi made in Italy

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Non c’erano alternative all’uso della forza. Questo è quanto afferma la giunta militare che governa l’Egitto, che da alcuni giorni difende i palazzi del potere con tutto quello che ha a disposizione contro i manifestanti: proiettili, gas, armi e altri strumenti per la difesa. Le fonti uff...

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Non c’erano alternative all’uso della forza. Questo è quanto afferma la giunta militare che governa l’Egitto, che da alcuni giorni difende i palazzi del potere con tutto quello che ha a disposizione contro i manifestanti: proiettili, gas, armi e altri strumenti per la difesa. Le fonti ufficiali parlano di centinaia di vittime, ma forse sono anche migliaia, si tratta di un’immane carneficina. C’è allarme anche per le zone turistiche dell’Egitto, che potrebbero essere raggiunte dagli scontri e dalle rappresaglie.

Il Ministro degli Esteri Emma Bonino ha dichiarato che “la repressione messa in opera in Egitto è stata brutale, inaccettabile e inescusabile”. Ma intanto i militari fanno sapere che le armi utilizzate per uccidere in Egitto portano quasi tutte il marchio “made in Italy”. Da alcuni documenti in possesso dell’Opal (Osservatorio Permanente sulle Armi leggere e le politiche di difesa e sicurezza) si evince che le esportazioni di armi italiane in Egitto sono tutt’ora in corso.