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Carneficina in Myanmar per la Giornata delle forze armate: 114 morti

Carneficina in Myanmar per Giornata delle forze armate: 90 morti

Il generale Min Aung Hlaing ha promesso nuove elezioni ma non ha detto quando. Durissima la condanna di Usa, Ue e Uk: "Vi siete disonorati"

Carneficina in Myanmar in occasione della Giornata delle forze armate. A Rangoon cresce il tragico bilancio dei morti ammazzati. I numeri dicono che sono state uccise almeno 114 persone, ma non è affatto escluso che la tragica conta possa crescere con il passare delle ore. Confermato invece che fra i morti ammazzati ci sono stati anche bambini, secondo un tragico e consolidato clichet. Erano migliaia le persone scese in piazza per protestare contro il golpe militare di due mesi fa. Molti lo hanno fatto credendo che manifestare il proprio dissenso fosse possibile, ma si sono dovuti ricredere amaramente. Della manifestazione esistono foto e video che mostrano chiaramente la spaventosa ferocia con cui agenti di polizia ed organici all’esercito picchiano feriti, fanno morti e reprimono ogni aspirazione con una durezza spaventosa.

Carneficina in Myanmar: strage annunciata

Ci aveva pensato la televisione di Stato a mettere in guardia i manifestanti, lo aveva fatto con la trasmissione preventiva di un messaggio agghiacciante: chi fosse sceso in piazza avrebbe fatto da bersaglio per proietti esplosi “ad altezza d’uomo e alla schiena”. Insomma, il governo militare del Myanmar ha annunciato il televisione che avrebbe ucciso chiunque avesse manifestato il suo dissenso, che fosse uomo donna o bambino, che fronteggiasse o fuggisse le linee di contenimento. E il generale Min Aung Hlaing è stato mostruosamente di parola. Le uccisioni sono avvenute in diversi punti caldi dell’aera metropolitana e la conta è “figlia” solo di conteggi ufficiosi. Non è un buon segno perché potrebbero essere molte di più.

Il generale macellaio che annuncia il voto

Hlaing ha mantenuto i suoi truci propositi prima di confermare la promessa di indire nuove elezioni, tuttavia senza indicare alcuna data. E proseguendo su una linea “macellaia” che già a metà mese aveva già sconvolto il mondo. La condanna degli Stati Uniti e dell’Unione Europea è stata durissima. Senza fronzoli l’ambasciata Usa locale, che ha accusato la giunta di “uccidere civili disarmati, compresi bambini, proprio le persone che hanno giurato di proteggere”.

Durissima condanna di Usa, Uk e Ue

Lo spiega una nota sulla pagina Facebook della rappresentanza diplomatica. Idem dicasi per le sedi europee e britannica: “Questa 76esima giornata delle forze armate del Myanmar rimarrà impressa come una giornata di terrore e disonore. L’uccisione di civili disarmati, compresi i bambini, è un atto indifendibile. Le Forze di Sicurezza si sono disonorate sparando a civili disarmati”.