I carburanti ad accisa assolta precedentemente immagazzinati subiranno una grande svalutazione. Questo è quanto ha dichiarato Assopetroli-Assoenergia che in un comunicato ha chiesto al Governo “chiare indicazioni” affinché i possibili danni al sistema distributivo vengano limitati. In assenza di ciò – ha precisato l’associazione di categoria – il settore sarà pronto a mobilitarsi.
Caro carburante, Assopetroli minaccia lo sciopero
Il carburante ad accisa assolta già immagazzinato – ha quindi spiegato Assopetroli – perderà valore già a partire da lunedì 21 marzo. Nella lettera inviata ai ministri dell’Economia e della Transizione ecologica Franco e Cingolani e al premier Mario Draghi è stato chiesto che vengano identificati “meccanismi compensativi a favore della distribuzione di carburanti ad accisa già assolta, per evitare che il taglio di accisa danneggi il settore distributivo in misura che non è possibile in alcun modo sostenere”.
“Si esorta il Governo a fornire chiare indicazioni”
L’associazione di categoria ha chiesto all’Esecutivo di poter avere delle immediate rassicurazioni: “Si esorta il governo a fornire chiare indicazioni affinché gli esercenti dei depositi commerciali e della Rete dei distributori stradali possano notificare ad Adm l’inventario delle merci al momento di inizio e fine del nuovo periodo d’imposta. E soprattutto si chiede immediata rassicurazione che le imprese incise saranno tenute indenni dall’ingente perdita inventariale che, allo stato, rischiano di subire”.