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Caro energia, Draghi: “Bisogna fare in fretta per contrastare i rincari”

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Il premier Draghi ha ribadito la necessità di procedere alacremente alla formulazione di un decreto destinato a contrastare il caro energia.

Il presidente del Consiglio, Mario Draghi, ha ribadito la necessità di procedere alacremente alla formulazione di un decreto destinato a contrastare il caro energia.

Caro energia, Draghi: “Bisogna fare in fretta per contrastare i rincari”

In merito al caro energia, il presidente del Consiglio Mario Draghi ha sottolineato la necessità del Governo di muoversi rapidamente e “fare in fretta” per contrastare l’impennata dei costi delle bollette e dei carburanti. Simili raccomandazioni sono state espresse nella giornata di lunedì 14 marzo dal premier al ministro dell’Economia, Daniele Franco, e al ministro della Transizione ecologica, Roberto Cingolani, e ai capi di gabinetto. Draghi, inoltre, ha anche ribadito la necessità di metter in campo il pacchetto di misure per contrastare i rincari “al più presto”: è quanto riferito da fonti governative all’AdnKronos.

Data l’urgenza del cosiddetto “taglia prezzi”, è possibile che le misure vengano esaminate già nel corso di una riunione del Consiglio dei Ministri che si potrebbe tenere nella giornata di giovedì 17 marzo.

Intanto, al Mef e al Mite si sta lavorando senza sosta agli interventi da adottare per rendere effettivi il taglio dei costi della benzina e del diesel e la rateizzazione delle bollette.

Per quanto riguarda il carburante, seguendo le orme della Francia e le intenzioni manifestate dalla Germania, il premier Draghi starebbe valutando di sfruttare l’extra gettito IVA sui carburanti degli ultimi mesi e di applicare uno sconto di 15 centesimi/litro alla pompa sia per la benzina che il gasolio.

Fonti presenti alla riunione di lunedì 14, tuttavia, hanno precisato che il ricorso all’extra gettito IVA riuscirebbe a finanziare soltanto un mese. Pertanto, si ipotizza di riconsiderare il ricorso agli extraprofitti delle aziende di alcuni settori interessati. In questo modo, sarebbe possibile abbassare i prezzi e preservare la stabilità della finanza pubblica, scongiurando nuovi scostamenti di bilancio.

Atteso Cdm sulle prossime riaperture legate alla pandemia

Nella giornata di martedì 15 marzo, intanto, si è tenuto un preconsiglio che aveva come punto all’ordine del giorno un decreto legislativo incentrato sui fallimenti d’impresa in scadenza. È possibile, dunque, che una riunione del Cdm possa tenersi già mercoledì 16.

Inoltre, in Cdm, dovrebbe essere affrontata anche la questione delle prossime riaperture. Sul tema, si sono confrontati nella mattinata di martedì 15 il ministro della Salute, Roberto Speranza, e i vertici del Comitato tecnico scientifico (Cts) Franco Locatelli e Silvio Brusaferro.

A proposito del decreto sulle riaperture, tuttavia, fonti di governo hanno rivelato che il decreto legato alle riaperture “è ancora ballerino, tutto è ancora aperto”. Di conseguenza, non è certo che possa essere chiuso entro la giornata di mercoledì 16, soprattutto in considerazione del recente aumento dei contagi che sta imponendo maggiore cautela negli ambienti di governo.

In sintesi, al momento esistono due ipotesi: un doppio Cdm con appuntamenti nella giornata di mercoledì 16 e giovedì 17 marzo oppure un unico Cdm presumibilmente nella giornata del 17.