> > Caro energia, le bollette del gas potrebbero raddoppiare durante l'inverno

Caro energia, le bollette del gas potrebbero raddoppiare durante l'inverno

gas cifra record

Ci si aspetta che il costo del gas e dell'energia elettrica rimanga elevato per i prossimi mesi con conseguenze tutt'altro che piacevoli.

Le apprensioni per il blocco delle forniture di gas naturale da parte della Russia stanno ottenendo un deciso impatto sui prezzi dell’energia nell’Unione Europea, basti pensare che il tasso forward a un anno TTF, praticamente il livello di scambio potenziale del gas naturale in Europa, è cresciuto di quasi 10 volte da inizio anno, condizionando lo scenario di produzione industriale e incrementando i timori di recessione.

È un fenomeno che riguarda quasi la metà delle abitazioni europee e sostiene una buona percentuale del comparto industriale. I massicci investimenti nelle energie rinnovabili ad oggi rappresentano solo il 20% della combinazione energetica europea; ne deriva che la dipendenza dal gas naturale per il soddisfacimento di molteplici bisogni rimarrà notevole nei prossimi anni.

Inutile ribadire che la Russia è uno dei principali fornitori di gas per l’UE e il costo del gas è destinato a rimanere instabile sino al prossimo anno inasprito da diversi elementi aggiuntivi, che hanno un effetto sulla produzione di energia idroelettrica, inducendo il sistema elettrico a fare affidamento sul gas naturale. Quanto esposto ha impatto notevole per le scelte ‘green’ degli investitori. Una conseguenza di questo contesto è l’impatto sulle utenze e la probabilità che i costi vengano ribaltati sul consumatore finale.

Con l’arrivo dell’inverno poi la mancanza di un’offerta competitiva per il riscaldamento potrebbe generare conseguenze nefaste. La Germania rappresenta il fulcro della crisi del gas che ha recentemente un piano di emergenza suddiviso in tre fasi in risposta all’atteggiamento della Russia che minaccia di interrompere le forniture. Nella seconda fase è previsto che le aziende di servizi pubblici possano sospendere, previe le dovute autorizzazioni, le forniture di gas attualmente in essere e trasferire prezzi più elevati agli utenti per diminuire la domanda. Questa fase è un presupposto per l’incremento dell’utilizzo delle centrali elettriche a carbone. L’ultima fase potrebbe portare a razionamenti energetici ma con implicazioni notevoli a livello sociale.

Nel breve periodo purtroppo le soluzioni per compensare le minacce della Russia in merito allo stop delle forniture di gas sono poche, per cui ci sia aspetta che il costo del gas e dell’energia elettrica rimanga elevato per i prossimi mesi con conseguenze tutt’altro che piacevoli. In alcuni Paesi le bollette del gas sono lievitate enormemente e potrebbero anche raddoppiare durante l’inverno. Le utenze delle aziende potrebbero essere razionate con conseguenze negative sulla produzione. L’impatto sull’ambiente potrebbe essere rilevante. Volumi inferiori di forniture di gas comporterebbero investimenti importanti a scapito di investimenti nel settore ESG.

Occorre considerare seriamente la rilevanza della sicurezza energetica prima di penalizzare il settore delle utility, obbligate ad aprire le centrali a carbone per far fronte alle urgenze.