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Caro mensa, protesta di 5 studenti dell'Alma Mater: sospesi

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Qualche mese fa gli studenti dei collettivi universitari di Bologna avevano protestato aspramente contro il caro-mensa che li affligge ormai da tanto tempo.

Qualche mese fa gli studenti dei collettivi universitari di Bologna avevano protestato aspramente contro il caro-mensa che li affligge ormai da tanto tempo.

In data 19 aprile è arrivata loro la notifica riportante i provvedimenti decisi dal Senato Accademico: tutti sospesi.

La durata della sospensione varia a seconda dei precedenti. Chi non ne ha starà a casa per 2 mesi, altri invece per 4 poichè avevano partecipato ad altre azioni violente sempre legate all’Università. A proporre la differenziazione di pena è stato il rettore dell’Ateneo, Francesco Ubertini.

Per altri due studenti (su un totale di 7 coinvolti) il procedimento non si è ancora concluso, il Senato Accademico ne deve ancora discutere.

Ecco cos’era successo e quando

Nel novembre dello scorso anno, gli studenti erano scesi in piazza per la seconda volta in un mese, allo scopo di protestare contro il suddetto caro mensa.

Dopo poco l’inizio del corteo, la situazione si è inasprita e vi fu uno scontro tra polizia in tenuta antisommossa e studenti, molti dei quali caddero a terra.

Un altro atto di protesta si svolse il 25 ottobre quando gli studenti bloccarono l’accesso alla porta della mensa, impedendo a chi di dovere di lavorare e agli studenti di mangiare. L’episodio non è stato accettato dal direttore della mensa, il quale ha dichiarato di non voler scendere a compromessi con “studenti dall’indole violenta“.

Il rettore ha dichiarato di essere già in contatto con la polizia, pronta ad intervenire duramente nel caso in cui gli studenti vogliano protestare contro questa decisione.