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Carolina Marconi, adozione negata per il cancro: "Discriminazione, non sono idonea"

Carolina Marconi adozione cancro

Carolina Marconi, adozione negata per il cancro: lo sfogo e la battaglia dell'ex gieffina.

Dopo aver lottato con tutte le sue forze contro il cancro, Carolina Marconi si è vista negare la possibilità di adozione. L’ex concorrente del Grande Fratello si è sfogata via social contro quella che, a suo dire, è una vera e propria discriminazione. 

Carolina Marconi: adozione negata per il cancro

Carolina Marconi è un fiume in piena: dopo aver sconfitto il cancro, le è stata negata l’adozione. Il motivo? Proprio la malattia. In Italia, a quanto pare, non è possibile adottare un bambino se si ha avuto a che fare con un tumore. Via social, l’ex concorrente del Grande Fratello ha dichiarato: 

“Io e Ale avevamo pensato di adottare un bimbo viste le tante difficoltà… ma purtroppo non sono idonea ad intraprendere un’adozione perché ho avuto un tumore, anche se sono guarita”. 

Prima del cancro, Carolina aveva pensato di avere un bambino in modo naturale, ma poi ha dovuto abbandonare l’idea a causa della chemioterapia. L’ipotesi dell’adozione le sembrava quella più giusta, ma anche questa le è stata negata. 

Lo sfogo di Carolina Marconi

La Marconi ha proseguito: 

“Più di 900mila persone in Italia guarite di tumore non possono essere libere di guardare il futuro senza convivere con l’ombra della malattia e per questo è molto difficile adottare un bambino, ottenere un mutuo, farsi assumere… una vera e propria discriminazione“. 

Carolina è affranta, ma si rende conto che questa non è solo una sua battaglia, ma quella di oltre 900mila persone. Non si tratta soltanto dell’adozione, ma di tanti altri aspetti di vita quotidiana. Perché una persona che ha avuto un cancro non può essere trattata come tutte le altre?

La battaglia di Carolina Marconi

La Marconi ha concluso: 

“Ci sono paesi come Francia, Olanda, Lussemburgo, Portogallo, Belgio che hanno aderito al riconoscimento del Diritto all’oblio oncologico con l’obiettivo di ottenere una legge che tuteli le persone che hanno avuto una neoplasia. L’associazione Aiom lancia una campagna per richiedere all’Italia di adeguarsi garantendo i diritti degli ex pazienti. Abbiamo raccolto fino ad oggi 24mila firme. Lo scopo è il raggiungimento di più di 100.000 firme che verranno poi portate al Presidente del Consiglio per chiedere l’approvazione della legge. Noi non siamo il nostro tumore”. 

Carolina ha intenzione di portare avanti insieme a tante altre persone questa battaglia e spera che i fan possano aiutarla a combattere.