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Carrambata: da dove deriva il neologismo ispirato da Raffaella Carrà

Raffaella Carrà

Il termine "Carrambata" è nato dal celebre varietà "Carramba! Che sorpresa", condotto da Raffaella Carrà dal 1995.

Sono pochissimi gli esponenti della cultura italiana, in particolare di quella televisiva, che possono vantare l’invenzione di un neologismo di successo. Raffaella Carrà, scomparsa il 5 luglio all’età di 78 anni, è tra questi. 

Carrambata, da dove arriva il termine

Carramba! Che sorpresa, condotto da Raffaella Carrà e andato in onda su Rai 1 dal 1995 al 2002 e poi nuovamente nel 2008-2009, è uno dei più celebri varietà della televisione italiana. Tanto celebre da aver addirittura ispirato un nuovo termine utilizzato ormai comunemente: carrambata

Il neologismo, derivato dall’esclamazione carramba e l’aggiunta dal suffisso -ata, indica una sorpresa annunciata in pompa magna, con un effetto spettacolare. In particolare, si riferisce a un incontro inaspettato tra persone che non si vedono da molto tempo.

Carramba è invece l’unione del cognome della conduttrice, per l’appunto Carrà, con l’esclamazione spagnola ¡Ay, caramba!, usata in situazioni di positivo stupore e di meraviglia.

Carrambata, come funzionava Carramba! Che sorpresa

In Carramba! Che sorpresa, Raffaella Carrà coinvolgeva in diretta gli ospiti e il pubblico in sala, facendogli vivere sorprese e incontri inaspettati. L’obiettivo del varietà era ricongiungere parenti che non si vedevano da diverso tempo ed esaudire i desideri di persone comune. Questi momenti erano alternati ad altri di puro spettacolo, con le performance della stessa Carrà e di altri artisti.

Carrambata, quando a subirla è stata Raffaella Carrà

“Stavolta la carrambata l’hanno fatta a me!”, ha esclamato Raffaella Carrà nel novembre 2020, quando il The Guardian l’aveva omaggiato con un lungo articolo intitolato Raffaella Carrà: the Italian pop star who taught Europe the joy of sex, ovvero Raffaella Carrà: la pop star italiana che ha insegnato all’Europa le gioie del sesso.

Grazie alle sue canzoni, ai suoi balletti e ai suoi abiti, Carrà ha “insegnato alle donne che avere il libero arbitrio in camera da letto non era scandaloso, che ci si poteva innamorare di un uomo gay e che non tutte le relazioni sono esattamente sane”, ha scritto il The Guardian. Secondo il quotidiano, “tecnicamente parlando, l’Italia aveva cantanti molto più dotate al livello vocale, ma Raffaella Carrà le ha superate tutte” con la giusta dose di sex appeal e accessibilità. La pop star italiana “è stata una pioniera che ha aiutato le persone a vivere vite più appaganti, usando ritmi a cui nessuno che abbia sangue nelle vene può resistere”.

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