> > Casavatore, professore pestato a sangue sotto casa per aver sgridato gli alunni

Casavatore, professore pestato a sangue sotto casa per aver sgridato gli alunni

Enrico Morabito

Un professore è stato picchiato a sangue da alcune persone sotto casa sua, a Casavatore. Sarebbe stata una ritorsione per aver sgridato i suoi alunni.

Un professore è stato picchiato a sangue da alcune persone sotto casa sua, a Casavatore. Sarebbe stata una ritorsione per aver sgridato i suoi alunni.

Casavatore, professore pestato a sangue sotto casa per aver sgridato gli alunni

Un insegnante di Casalnuovo, in provincia di Napoli, ha raccontato sul suo profilo Facebook la sua terribile esperienza. Ha mostrato le ferite e ha spiegato che delle persone lo hanno raggiunto sotto casa, gli hanno citofonato per farlo scendere, dopo essersi assicurati che fosse proprio lui, e poi lo hanno aggredito. L’uomo è stato brutalmente picchiato in pieno giorno ed è stato lasciato per strada, coperto di sangue. Secondo lui si tratta di una spedizione punitiva per aver sgridato i suoi alunni qualche ora prima. 

Il racconto dell’aggressione

L’aggressione è avvenuta giovedì 17 febbraio e ora sono in corso le indagini dei carabinieri. “Negli ultimi 4 giorni ho svolto una supplenza breve, con scadenza oggi, nella scuola media in zona mia. Pensavo di essere stato fortunato. Non è stato così. Stamane ho richiamato un’intera classe, una prima media, all’ordine, dal momento che facevano chiasso disturbando di continuo la lezione” ha sritto Enrico Morabito. Cinque persone, tra i 40 e i 50 anni, con il volto scoperto, si sono presentate sotto casa sua per aggredirlo. “Mi chiedono se io insegnassi alla De Curtis, dico loro che ho svolto solo una breve supplenza, non sono docente di ruolo e ho chiesto loro chi fossero. Non mi hanno dato tempo di fare altre domande che subito mi hanno aggredito verbalmente e fisicamente. Sul portone del palazzo ancora si vedono macchie del mio sangue” ha raccontato l’uomo.

Il prof: “Tanta paura per me e mia mamma”

L’uomo ha spiegato di aver chiamato i carabinieri, che hanno avvisato anche l’ambulanza che lo ha portato in ospedale, al San Giovanni di Dio di Frattamaggiore, da cui è stato dimesso con prognosi di 7 giorni di riposo. “Tanta paura per me e soprattutto per mia mamma e per fortuna che non erano armati: avrebbero potuto fare di peggio. Ho sempre pensato che la rovina dei figli sono proprio i genitori… ed è così. Ne resto deluso e schifato. Tuttavia voglio addormentarmi con la speranza che domani sia un giorno migliore fatto sempre di legalità e che il marcio che si insidia anche nelle scuole possa svanire presto” ha concluso il professore.