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Provincia di Caserta: quattro suore arrestate per abusi

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Quattro insegnanti religiose accusate di violenza su minore nella scuola per l'infanzia di San Marcellino, in provincia di Caserta

Quattro suore arrestate e sospese dall’insegnamento per dodici mesi. Questo l’ordine del giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Napoli, che interdice dall’insegnamento le religiose di una scuola per l’infanzia di San Marcellino, comune del casertano. Il provvedimento riguarda due filippine, una indonesiana e la madre superiora, italiana, che risultano indagate per maltrattamenti aggravati.

L’indagine avviata dalla procura

Il provvedimento del tribunale fa seguito alle indagini avviate dalla procura partenopea tra aprile e maggio nei confronti di Josi Sapi, Dionel Loyola, Genovina Barete e Anna Porrari.

Procura che su segnalazione di alcuni genitori aveva avviato le indagini per capire se i repentini cambiamenti d’umore e le manifestazioni di disagio di alcuni dei piccoli potessero essere ricondotti a maltrattamenti subiti in ambito scolastico dalle quattro donne, rispettivamente di 34, 47, 54 e 76 anni.

L’indagine dei carabinieri di Aversa, di cui il tenente Antonio Forte è il responsabile, è stata portata avanti con il coordinamento di Francesco Greco per conto della Procura di Napoli.

Le prove

Molte le prove raccolte, anche con l’ausilio di registrazioni video, che hanno potuto documentare le violenze subite dai bambini, che dovevano fare i conti con insegnanti pronte a schiaffeggiarli, spingerli, e a tirargli i capelli.

Stando a quanto dichiarato dagli investigatori le donne avevano anche l’abitudine di punire i bimbi lenti nel mangiare, o che avessero avanzato del cibo, chiudendoli da soli in una stanza buia.

Il tentativo di insabbiamento

Dall’indagine emerge anche il tentativo di insabbiamento delle violenze portato avanti dalla madre superiora.
La religiosa infatti, di fronte ad una madre che minacciava di riferire le violenze ai carabinieri, avrebbe promesso soldi in cambio del silenzio: “io ti pago, ti do i soldi, basta che non dici niente. Poi ti assicuro che non succederà più”: così la madre superiora cercava di comprare il silenzio di una mamma preoccupata per il suo bambino.

Stando a quanto riportato da alcuni giornali, una delle quattro suore cercava di convincere la madre di uno dei bimbi a non raccontare nulla, perché sarebbe stata “una vergogna anche per te”.

Ma la madre di uno dei bambini coinvolti non si è fatta intimorire, andando invece a sporgere denuncia e mettendo così la parola fine ai soprusi.

E mentre il Pubblico Ministero aveva chiesto i domiciliari per e quattro suore, il GIP ha respinto l’istanza accordando solo una sospensione dall’insegnamento.

Alcuni precedenti

Questa di San Marcellino appare essere soltanto l’ultima di una lunga serie di arresti nei confronti di insegnanti: solo nel 2017 sono stati numerosi i casi simili, che hanno visto indagare docenti per violenze nei confronti degli alunni.

Per citarne qualcuno, possiamo ricordare che nel giugno 2017 un’insegnante di 61 anni viene arrestata da agenti del commissariato di Manfredonia, in provincia di Foggia, con l’accusa di maltrattamento ai danni degli alunni. Secondo l’accusa la donna, finita ai domiciliari, strattonava o schiaffeggiava i bambini irrequieti o che sbagliavano in qualche compito.

Nel maggio dello stesso anno una insegnante di una scuola dell’infanzia di Bari viene interdetta dall’esercizio della professione per maltrattamenti nei confronti dei bambini a lei affidati. Ad Aprile quattro insegnanti vengono poste ai domiciliari perché ritenute responsabili, a vario titolo, del reato di maltrattamento di minori.