Il cashback con Giorgia Meloni potrebbe essere definitivamente abolito. La leader di Fratelli d’Italia, quano era all’opposizione, ha in più occasioni criticato la misura atta a contrastare l’evasione fiscale voluta dal governo Conte bis.
Cos’è il cashback
Al momento il cashback resta ancora congelato tra i provvedimenti mirati contro l’evasione fiscale. Fu un operazione da 4 miliardi voluta fortemente da Giuseppe Conte per incentivare l’utilizzo della carta di credito o di debito ed evitare l’uso smoderato delle banconote. Così facendo gli esercenti erano obbligati a dichiarare fino all’ultimo centesimo. Questa misura era un vantaggio anche per coloro che facevano spese usando le carte e non le banconote, in quanto potevano avere un ritorno di almeno il 10% sulle spese effettuate.
Cashback, cosa succederà con il governo Meloni?
Allo stato dei fatti il cashback non è più in vigore e potrebbe anche essere abolito completamente. Il ministero dell’Ecomomica aveva anche pensato ad una sorta di ibrido: cashback solo per settori a maggior rischio evasione. Giorgia Meloni, però, ha sempre sostenuto che la demonizzazione della banconota fosse una battaglia ideologica del governo giallo rosso e che era solo un peso per le casse dello Stato, arrivandolo a definire addirittura un flop. Il cashback non è mai stato menzionato nei programmi di Fratelli d’Italia che ora rappresenta la maggioranza e le posizioni critiche della leader di partito, unite alle priorità come il caro bollette hanno gettato ancora più ombre su questo provvedimento.