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Caso coop: revocati i centri di accoglienza alla suocera di Soumahoro

Marie Therese Mukamitsindo

Ancora colpi di scena sul caso coop fra iniziative ufficiali, indagini e polemiche: revocati i centri di accoglienza alla suocera di Soumahoro

Caso coop: sono stati revocati centri di accoglienza alla suocera di Aboubakar Soumahoro e la Prefettura di Latina ha proceduto con la revoca d’ufficio delle autorizzazioni previste. I Cas della famiglia di Soumahoro, in cui sono ospitati i migranti, sono stati peranto dati in affidamento a soggetti terzi. Lo comunica il sindacato Uiltucs di Latina, che spiega che la prefettura della provincia laziale ha “predisposto l’annullamento”. 

Revocati i centri alla suocera di Soumahoro

Di Cosa? Dell’affidamento dei “Cas affidati alla Aid e alla Karibu”. Consorzio e cooperativa sono quelli ormai famosi o famigerati, a seconda delle opinioni, che fanno riferimento ad alcuni familiari del deputato di Verdi e Sinistra. La presunta “domina” era la suocera Marie Therese Mukamitsindo. Il sindacato fa sapere anche che “la prefettura ha affidato ad altri soggetti la gestione dei centri”. Attenzione: l’iniziativa d’ufficio “interessa solo l’appalto gestito dalla prefettura“. 

Tredici Cas cessati e poi riaffidati

“Sono tredici i centri sul territorio cessati e riaffidati dall’Ufficio territoriale del governo”. Da un lato dunque le iniziative empiriche e dall’altro le polemiche che su caso Soumahoro non cessano. I media hanno diffuso la notizia dell’indagine per truffa aggravata con indicizzatra la suocera di Soumahoro. Il legale della moglie del deputato, Liliane Murekatete, ha invece detto all’Ansa: “Ho un incarico, non per procedimenti penali ma per difendere la reputazione della signora dagli attacchi diffamatori mossi da alcuni settori della stampa: essersi arricchita con la cooperativa, avere avuto agevolazioni rispetto ad altri dipendenti laddove invece non ha preso lo stipendio negli ultimi mesi“.