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Caso Cospito, Berlusconi: "L'Italia non si pieghi al ricatto di anarchici e mafiosi"

Silvio Berlusconi

Caso Cospito, Berlusconi: "L'Italia non si pieghi al ricatto di anarchici e mafiosi, io sono un garantista ma i colpevoli veri vanno puniti"

Sul caso Cospito interviene Silvio Berlusconi con un’intervista rilasciata a Il Giornale: “L’Italia non si pieghi al ricatto di anarchici e mafiosi”. Il leader di Forza Italia spiega la sua linea sulle regole dello Stato di Diritto e sulla tutela della salute dei detenuti. Ha dettp senza mezzi termini Berlusconi: “L’Italia non deve piegarsi a nessun ricatto e a nessuna minaccia. Sulle regole dello Stato di diritto non si tratta con nessuno”. 

“L’Italia non si pieghi al ricatto degli anarchici”

Poi la ferma condanna del terrorismo: “L’uso di metodi violenti o, addirittura, terroristici, qualunque sia la loro origine, non può portare ad altra risposta che alla massima fermezza”. Pertanto per il leader azzurro “bisogna operare senza nessuna trattativa e nessuna concessione  fuori dalla legge”. Il commento del Cav ha riguardato in particolare le azioni intimidatorie degli anarchici che chiedono la liberazione Cospito, detenuto in regime di 41 bis nel carcere di Opera di Milano e in sciopero della fame da tre mesi. Berlusconi è un garantista convinto perciò ha chiosato: “Privare un essere umano della libertà personale è una cosa molto grave, ma in alcuni casi necessaria”. 

Il tema del garantismo e i “veri colpevoli”

“Io sono un garantista, il che significa adottare il massimo delle attenzioni per salvaguardare un possibile innocente, ma sono convinto che i veri colpevoli vadano puniti, anche in maniera severa“. Poi, in ordine al trasferimento dell’anarchico in una struttura dotata di reparto di medicina emergenziale: “La tutela della salute di ogni persona, anche se detenuta, è un principio sacro. La possibilità di controllare le condizioni di un carcere e quelle di salute di chi è recluso sono tra le prerogative dei parlamentari“.