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Caso David Rossi: perquisizione per la Iena Monteleone

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Gli inquirenti sperano di risalire all'identità dell'escort intervistato dalle Iene. Monteleone: "un attacco alla segretezza delle fonti"

La casa dell’inviato delle Iene è stata perquisita dalla polizia postale. La motivazione data è la ricerca di file presenti sul computer di Monteleone che permetterebbero alle autorità di fare dei passi avanti nelle indagini.

Perquisito il computer della iena

Antonino Monteleone, inviato del programma tv “Le Iene” è stato autore dell’inchiesta sui festini a luci rosse a cui avrebbero partecipato i giudici senesi incaricati dell’indagine sulla morte di David Rossi avvenuta nel 2013. Nella mattinata del 1 ottobre è stata disposta una perquisizione domiciliare e personale nei suoi confronti. Obiettivo della perquisizione, condotta dalla polizia postale, è stata l’acquisizione di file contenuti nel pc dell’inviato. Attraverso il materiale ottenuto le autorità sperano di risalire all’identità dell’escort che avrebbe partecipato ai festini e che era stato intervistato proprio da Monteleone.

La iena ha commentato quanto accaduto definendolo “un grave attacco alla segretezza delle fonti“. “Non ho mai voluto rivelare l’identità della fonte che ci ha raccontato dei festini. Da una parte sono contento che la procura di Genova continui a indagare, dall’altra però sono preoccupato perché così facendo si mina la serenità dei giornalisti nel mantenere la segretezza delle proprie fonti”. Anche il sindaco di Siena, Pierluigi Piccini, aveva confessato alla trasmissione di Italia 1 di essere a conoscenza di festini ai quali avrebbero partecipato importanti personaggi della magistratura e della politica, aggiungendo che forse l’indagine sulla morte di Rossi era stata affossata proprio per questo. In seguito a queste dichiarazioni la procura di Genova ha aperto un fascicolo per abuso d’ufficio a carico di ignoti. Da parte loro, i pm senesi hanno sporto querela per diffamazione nei confronti di Piccini.

Il caso David Rossi

David Rossi era il capo della comunicazione di Monte dei Paschi di Siena. L’uomo è morto il 6 marzo 2013 dopo essere caduto dalla finestra della banca. La morte di Rossi è sopraggiunta dopo 22 minuti di agonia. Il caso è stato archiviato per due volte come suicidio. Al momento le indagini sono state riaperte dalla Procura di Genova per un possibile reato di abuso d’ufficio da parte dei magistrati senesi. Ad oggi sulla vicenda ci sono ancora diversi dubbi irrisolti: la caduta anomala, le ferite riconducibili a un’aggressione, la mancanza di analisi sugli indumenti di David, sui tabulati telefonici e sulle telecamere della zona.