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Caso Denise Pipitone, Piera Maggio: “Speriamo in un ultimo gesto di redenzione di Matteo Messina Denaro”

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Piera Maggio, mamma di Denise Pipitone, ha nuovamente chiesto al boss mafioso Matteo Messina Denaro di aiutarla a trovare la figlia.

Piera Maggio spera in un ultimo gesto di redenzione di Matteo Messina Denaro: la mamma di Denise Pipitone, la bimba scomparsa a Mazara del Vallo il 1° settembre 2004, ha chiesto nuovamente aiuto al boss mafioso nel tentativo di ritrovare la figlia.

Caso Denise, Piera Maggio: “Speriamo in un ultimo gesto di redenzione di Matteo Messina Denaro”

Una nuova speranza è nata per Piera Maggio e Pietro Pulizzi, genitori di Denise Pipitone, dopo l’arresto del boss mafioso Matteo Messina Denaro. La speranza che l’ormai ex latitante sappia qualcosa del rapimento della figlia e, soprattutto, la dica, consentendo finalmente loro di ritrovarla.

A pochi giorni dall’arresto, la mamma di Denise ha lanciato un secondo appello al capo di Cosa Nostra nel Trapanese. “Sono certa che abbia saputo cosa è successo 18 anni fa, non perché sia stato coinvolto nel rapimento, ma perché nel nostro territorio non si muoveva foglia senza che lui sapesse”, ha detto Piera Maggio.

Per la donna, Messina Denaro potrebbe essere a conoscenza di dettagli cruciali per dare una svolta alle indagini. “Una bimba di neppure 4 anni rapita è un fatto anomalo per il nostro territorio”, ha osservato. “Per mesi la provincia è rimasta sotto i riflettori con una grande attenzione mediatica e un dispiegamento di forze dell’ordine che deve aver dato non poco fastidio ai suoi uomini e a lui stesso. Impossibile per l’uomo che controllava il territorio non scoprire cosa fosse accaduto. So che chiedo un miracolo ma voglio riprovarci”.

Per questo motivo, i genitori di Denis hanno fatto una richiesta specifica ai magistrati. “Dopo tutti gli accertamenti e le indagini del caso chiedetegli dove è nostra figlia. Se rispondesse a questa domanda potremmo finalmente arrivare alla verità”, ha continuato Maggio. “È difficile, ma sappiamo che è una persona molto malata potrebbe farlo come gesto di redenzione verso tutti gli innocenti morti ammazzati, verso il piccolo Giuseppe di Matteo condannato a morte e sciolto nell’acido. So che non avrò mai la possibilità di incontrarlo, ma gli chiedo di aiutarci a capire dove è Denise, a trovarla”, ha concluso.

Le parole dell’avvocato Frattizza

Sulla questione, si è espresso anche l’avvocato di Piera Maggio, Giacomo Frazzitta. Intervenendo a Ore 14 su Rai 2, il legale ha dichiarato: “Noi ci auguriamo che Matteo Messina Denaro possa dire qualcosa sulla scomparsa di Denise Pipitone, anche se nominando come difensore la nipote ha dato un segnale preciso, che forse ancora non è stato colto, e si tratta di un segnale di chiusura. Tuttavia quando un padrino di questo livello viene arrestato si scompagina il sistema della criminalità organizzata e potrebbero esserci a breve altri arresti, qualche retata, con la conseguenza che qualcuno possa decidere di pentirsi e parlare – e ha aggiunto –. Quando in un territorio accade qualcosa che suscita grande clamore e non è stata Cosa Nostra, i mafiosi cercano subito di informarsi. Come nel caso della scomparsa di Stefano e Antonio Maiorana, anche se in quel caso ai mafiosi furono dette delle bugie”.

Frazzitta, poi, ha precisato: “Non pensiamo che Messina Denaro possa essere stato coinvolto nella scomparsa di Denise, ma se per 30 anni ha comandato la mafia nel Trapanese, allora potrebbe essere a conoscenza di qualcosa. La speranza è che, eventualmente, decida di riparare in parte ai reati che ha commesso aiutando la giustizia a fare luce sul caso. Sarebbe bello, ma è un messaggio messo in una bottiglia e lanciato nell’oceano”.