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Caso Emanuela Orlandi: riaperte le indagini dalla procura di Roma in collaborazione coi pm del Vaticano

Orlandi Emanuela

La procura di Roma ha riaperto le indagini sulla scomparsa di Emanuela Orlandi: affidate al pm Stefano Luciani, saranno svolte insieme ai magistrati della Santa Sede

La procura di Roma ha riaperto le indagini su Emanuela Orlandi. Dopo l’inchiesta aperta dai pm del Vaticano, i magistrati della Santa Sede sotto la guida di Alessandro Diddi e quelli capitolini sotto la guida di Francesco Lo Voi lavoreranno insieme sul caso della scomparsa della ragazzina di 15 anni scomparsa il 22 giugno 1983.

Il dubbio sulla pista londinese

Stando a quanto appreso da Repubblica, l’indagine è stata affidata al pubblico ministero Stefano Luciani, sostituto procuratore dalla massiccia esperienza. Si (ri)partirà con ogni probabilità dalla pista di Londra, a cui dà fortemente credito anche Pietro Orlandi, il fratello di Emanuela. Non è tuttavia da escludere che possa trattarsi dell’ennesimo buco nell’acqua o, peggio ancora, tentativo di depistaggio su un caso aperto da quarant’anni e che non riesce ancora a fare giustizia a una ragazzina innocente a cui è toccato un tragico destino.

Perché riaprire ancora il caso?

A spiegarlo al quotidiano di via Solferino è stato il procuratore Lo Voi. «Nel corso di questi quarant’anni le tecnologie sono enormemente migliorate (dna, impronte digitali, telecamere ecc.) e ciò potrebbe fornire finalmente una chiave di volta finora ignorata. Quel che si poteva fare nel 1983 non è quello che si può fare oggi e questo spiega anche molte lacune nelle indagini».