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Caso Gregoretti, Gup Catania: "Non luogo a procedere, il fatto non sussiste"

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Nessun processo per Matteo Salvini sul caso Gregoretti: il Gup di Catania ha pronunciato una sentenza di non luogo a procedere.

Il Giudice per l’udienza preliminare (GUP) di Catania Nunzio Sarpietro ha pronunciato una sentenza di non luogo a procedere sul caso Gregoretti che vedeva l’ex ministro dell’Interno Matteo Salvini imputato con l’accusa di sequestro di persona. Non sussistendo il fatto, il leader della Lega non andrà a processo.

Caso Gregoretti: la sentenza del Gup di Catania

La decisione è stata pronunciata nell’aula bunker di Bicocca a Catania nella mattinata di venerdì 14 maggio. Il giudice, che ha 30 giorni di tempo per depositare l’ordinanza motivando la sentenza, ha comunicato alle parti che non ci sono, a suo avviso, gli elementi per mandare Matteo Salvini davanti ad un tribunale per rispondere dei reati di sequestro di persona e abuso d’ufficio. Anche l’accusa, rappresentata dal pm Andrea Bonomo, aveva chiesto un non luogo a procedere in quanto l’imputato “non ha violato alcuna convenzione nazionale e internazionale“.

Una pronuncia che è arrivata dopo mesi in cui ha voluto entrare profondamente nel merito della vicenda interrogando anche Giuseppe Conte, Elisabetta Trenta, Danilo Toninelli, (rispettivamente Premier, ministro della Difesa ministro dei Trasporti e all’epoca dei fatti), Luciana Lamorgese e Luigi Di Maio (attuali ministri dell’Interno e degli Esteri). Dalle loro testimonianze ha avuto la conferma che la politica migratoria di Salvini, come da sempre sostenuto dal leader della Lega, era condivisa dagli alleati dell’esecutivo.

Caso Gregoretti, sentenza del Gup di Catania: le parole di Salvini

Queste le prime parole di Salvini dopo la lettura della sentenza a cui ha assistito insieme al suo legale Giulia Bongiorno: “La giustizia ha detto che ho fatto il mio dovere, quando tornerò al governo lo rifarò. Dedico questa bella giornata ai miei figli, agli italiani , agli stranieri per bene e alle forze dell’ordine che ogni giorno combattono per rendere più sicuro il nostro paese“. Questa giustizia, ha continuato l’ex ministro, sottolinea che un membro del governo che ha difeso la dignità e i confini dell’Italia ha fatto semplicemente il suo dovere.

Il numero uno del Carroccio si è anche detto tranquillo per il processo sul caso Open Arms che lo vede imputato a Palermo per lo stesso reato. Nonostante in questo caso il Gup avesse optato per rinviare Salvini a giudizio, “se non esiste sequestro a Catania non vedo perché debba esistere a Palermo.