Liliana Resinovich uscì da casa sua a Trieste lo scorso 14 dicembre e fu ritrovata morta poco lontano il 5 gennaio successivo. La sua morte, a distanza di tanti mesi, è ancora avvolta nel mistero. Sulle cause, però, si è fatto un passo in avanti: secondo le conclusioni dei consulenti del pm la donna sarebbe morta per soffocamento, anche se sul suo corpo non sono presenti segni di violenza.
Morte Liliana Resinovich, per i consulenti è morta per soffocamento
Fulvio Costantinides e Fabio Cavalli, i due consulenti del pm incaricati dalla Procura di Trieste hanno comunicato quale sarebbe stata la causa di morte di Liliana Resinovich: “Morte asfittica tipo spazio confinato (plastic bag suffocation), senza importanti legature o emorragie presenti al collo. Il decesso risalirebbe a 48-60 ore circa prima del rinvenimento del cadavere stesso.”
Il proseguimento delle indagini
Uno dei punti focali di questo comunicato è senz’altro quello che riguarda l’assenza di segni sospetti sul collo della donna. “Il cadavere non presenta lesioni traumatiche possibili causa o concausa di morte, con assenza per esempio di solchi e/o emorragie al collo, con assenza di lesioni da difesa, con vesti del tutto integre e normoindossate, senza chiara evidenza di azione di terzi.” Per questo motivo la Procura dovrà valutare se andare avanti con le indagini preliminari o se esse possano dirsi completate.