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Caso di meningite: il paziente è fuori pericolo

ospedale cagliari

Il quarantenne è stato ricoverato a Cagliari nei giorni scorsi. "Sta meglio ed è fuori pericolo" afferma la locale azienda sanitaria.

Il quarantenne, ricoverato nel reparto malattie infettive dell’ospedale di Cagliari, sta bene. Le sue condizioni sono via via migliorate nel corso delle scorse ore, ha riferito una nota dell’azienda sanitaria del capoluogo sardo. L’uomo è stato ricoverato in precedenza- dallo scorso 25 aprile- al ‘Sirai’ di Carbonia; dopo le analisi svolte, è stata riscontrata un’infezione da meningococco di tipo B. E’ stato perciò giudicato opportuno il trasferimento al ‘Santissima Trinità’ di Cagliari. L’azienda sanitaria ha precisato che “(…) ha già avviato le indagini previste in questi casi: non risultano contatti con precedenti contagi, né connessioni con discoteche o locali cagliaritani. L’Ats rende noto inoltre che, a seguito di indagine epidemiologica, sono stati sottoposti a profilassi i contatti più stretti del paziente- circa una ventina- presso i locali messi a disposizione dai medici di continuità assistenziale”. Il riferimento alle discoteche non è causale: due locali notturni, infatti, sono stati chiusi (uno poi è stato riaperto ma sotto sorveglianza) perché riscontrate carenti condizioni igieniche. Il sovraffollamento inoltre può rappresentare un problema in casi di malattie infettive. Giorgio Steri, responsabile del Servizio Igiene Pubblica dell’Asl di Cagliari, ha comunque precisato che i locali non sono da considerare dei ‘focolai’ per lo sviluppo della malattia e che le misure prese sono attinenti a irregolarità riscontrate. Il provvedimento è stato preso a marzo, dopo otto casi di meningite registrati in Sardegna, tutti seguiti con attenzione dalla stampa locale.

Gli ultimi due casi

Durante la giornata il 27 aprile un giovane di Carbonia è giunto a Cagliari dopo che è stata diagnosticata un’infezione da meningococco di tipo B. Anche in questo caso, le condizioni di salute dell’uomo si sono stabilizzate nel giro di poche ore, dato che l’intervento dei medici è stato tempestivo. Ha avuto purtroppo un esito diverso la vicenda di Giovanni Mandas, morto lo scorso 19 aprile per sospetta meningite. Il ragazzo è spirato in casa. E’ stato prontamente allertato il Dipartimento di prevenzione dell’Ats che ha “(…) immediatamente avviato i protocolli previsti in queste circostanze ed è stato autorizzato il riscontro diagnostico per gli approfondimenti del caso”. L’Azienda sanitaria ha inoltre precisato, da quanto riportano i giornali sardi, di aver avviato “(…) l’indagine epidemiologica per la profilassi sui contatti stretti del ragazzo deceduto”. L’attenzione verso i casi di meningite è stata molto alta nell’isola da quando, a gennaio 2018, una giovane studentessa ha manifestato i primi sintomi della malattia. La ragazza, in preda alla febbre alta e a continui attacchi di vomito, è stata ricoverata nel nosocomio Santità Trinità. La salute della giovane è migliorata e non è stata in pericolo di vita. Nonostante l’Asl non abbia creato allarmismi, la prudenza- e i controlli- sono necessari in presenza di casi di meningite. Per tale ragione, le persone che hanno avuto un contatto con la ragazza sono state invitate a sottoporsi a profilassi.