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Caso reparto chiuso: Asl Napoli toglie incarico a Pignatelli

Pignatelli

L'Asl di Napoli ha deciso di revocare l'incarico di primario al professor Francesco Pignatelli, che aveva chiuso il suo reparto per fare una festa.

Dopo la sospensione arriva per il professor Francesco Pignatelli la revoca dell’incarico di direttore dell’Unità operativa di Chirurgia vascolare dell’Ospedale del Mare. L’ex primario è al centro dello scandalo della chiusura del suo reparto, con conseguenti dimissioni di tutti i pazienti, per permettere a medici e infermieri di partecipare alla festa organizzata per celebrare la sua promozione. Eugenio Bennato difende Pignatelli, mentre il consigliere dei Verdi Francesco Emilio Borrelli che ha fatto esplodere il caso puntualizza: “Le mie denunce non sono contro qualcuno, ma in difesa della sanità campana”.

Asl revoca incarico a Pignatelli

Voleva un party ma alla fine il professor Francesco Pignatelli è stato, come si sul dire, conciato per le feste. La Asl di Napoli ha difatti nella giornata di ieri, giovedì 11 luglio 2018, revocato a Pignatelli l’incarico di direttore dell’Unità operativa di Chirurgia vascolare dell’Ospedale del Mare. Quello stesso incarico che il professore era così contento di aver ottenuto tanto da chiudere il reparto nella notte tra il 6 e il 7 luglio per celebrare la promozione con tutti i suoi dipendenti. La Asl di Napoli ha motivato la revoca dell’incarico “per i gravi fatti” di cui Pignatelli “si è reso responsabile e che hanno leso irrimediabilmente il rapporto fiduciario” con l’azienda sanitaria locale.

A denunciare lo scandalo era stato nei giorni scorsi Francesco Emilio Borrelli, componente della Commissione sanità della Regione Campania. Su Facebook l’esponente dei Verdi aveva infatti rivelato le “dimissione nella notte tra venerdì e sabato di tutti i pazienti” del reparto di Chirurgia vascolare “per consentire a medici e infermieri di partecipare alla festa organizzata in un locale a Pozzuoli dal neo primario per celebrare il nuovo incarico”. Borrelli precisava, puntualizzando di aver ricevuto diverse segnalazioni sulla vicenda, che “l’intero reparto si sarebbe organizzato tra ferie, turni, malattie, affinché nessuno potesse mancare all’evento” organizzato dal professor Francesco Pignatelli.

In un primo momento il primario era stato sospeso, con Borrelli che chiede però che tutti gli altri protagonisti del caso vengano “spostati e divisi” perché dopo quanto successo non possono continuare “a lavorare nella stessa struttura”. Il consigliere regionale esorterà quindi oggi, venerdì 13 luglio, attraverso un Question time che “sia fatta chiarezza su tutte le responsabilità per adottare poi provvedimenti durissimi, fino ad arrivare al licenziamento se necessario”.

Bennato difende Pignatelli

A scendere in campo a favore del professor Francesco Pignatelli è però Eugenio Bennato. “È un luminare e l’ho conosciuto quando è drasticamente intervenuto a salvare le gambe di mio nipote per il quale in un ospedale del Nord era stata disposta l’amputazione” scrive in una lettera aperta il cantautore napoletano. “Ma a parte la straordinaria capacità professionale e la determinazione con la quale l’ho visto battersi a difesa del paziente, – aggiunge – mi ha colpito di Francesco il suo volontariato per la prevenzione, e la faccia tosta con cui ha chiesto a me e ad altri artisti di realizzare spot in favore dei test per l’aneurisma dell’aorta addominale”.

Borrelli replica

Nella serata di ieri, Francesco Emilio Borrelli su Facebook specifica quindi: “Nessuno ha mai messo in discussione le qualità professionali di Francesco Pignatelli, il primario che ha chiuso il reparto di cui è responsabile nella notte della festa che aveva organizzato, anche perché io stesso, qualche mese fa, avevo evidenziato la sua bravura nell’impedire l’amputazione delle gambe che era stata prospettata a un ragazzo salernitano in un ospedale del Nord”.

“Purtroppo, in questa occasione, Pignatelli non avrebbe onorato la professione medica e neanche la sua storia personale che, a quanto raccontano in tanti, è costellata di successi professionali” precisa quindi il consigliere regionale. “Non c’è alcuna avversione nei confronti di Pignatelli, così come non c’è avversione verso tutti gli altri protagonisti delle vicende poco chiare che denuncio per far sì che la sanità campana venga ricordata solo ed esclusivamente per i tanti professionisti bravi e competenti che la sostengono, pur se tra mille difficoltà che si sta provando a risolvere” chiarisce infine.