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Castellino: “Portateci da Landini o ce lo andiamo a prendere", così è stato ricostruito l'assalto alla Cgil

L’assalto alla Cgil era pianificato. Castellino aveva avvisato la Polizia: “Portateci da Landini

É quanto riportato nella richiesta di convalida di arresto per gli indagati per l’assalto alla sede sindacale.

Portateci da Landini o lo andiamo a prendere noi“. Avrebbe detto queste parole Giuliano Castellino, leader del movimento neofascista Forza Nuova, ad uno dei poliziotti schierati davanti la sede della Cgil prima dell’assalto. La frase è riportata nella richiesta di convalida dell’arresto avanzata dalla Procura di Roma ed è attribuita proprio a Castellino. 

Assalto Cgil, Castellino alla polizia: “Portateci da Landini o lo andiamo a prendere noi”

Il leader di Forza Nuova è stato, infatti, arrestato la notte successiva agli scontri che si sono verificati alla manifestazione di sabato scorso dei no vax contro il Green Pass. Solo domani sarà interrogato dalla giudice. Nel frattempo, il suo legale, Carlo Taormina, ha dichiarato che grazie a dei video sarà in grado di dimostare l’estraneità del suo assistito ai fatti che gli vengono contestati.

Al momento le forze dell’ordine assieme a coloro che indagano sull’accaduto non sono per nulla d’accordo: difatti, “si ritiene accertata l’attiva presenza degli arrestati che hanno partecipato a tutte le varie fasi dei gravi fatti verificatisi nel pomeriggio e nella sera del 9 ottobre e che hanno costituito sostanzialmente una sorta di guerriglia urbana“.

Assalto alla Cgil, Castellino e gli altri indagati

Attualmemte sono sei gli indagati per devastazione, occupazione di edificio e danneggiamento per l’assalto alla sede sindacale: al fianco di Castellino, alla testa del corteo, c’erano Luigi AronicaRoberto Fiore. I tre sono stati arrestati insieme a Pamela Testa, l’organizzatrice della manifestazione, sempre di Forza Nuova, Biagio Passero e Salvatore Lubrano, tutti detenuti nel carcere di Napoli. Dodici in tutto gli arresti, mentre altre 24 sono state denunciate per l’assalto alla Cgil.

Nell’ordinanza della Procura di Roma si legge che:

Nonostante i tentativi di mediazione posti in essere dalla polizia con le tre persone che si erano poste alla testa del corteo, Luigi Aronica, Roberto Fiore e lo stesso Castellino, i manifestanti proseguivano la marcia opponendo una violenta resistenza nei confronti degli operanti che avevano attivato una carica di alleggerimento

Assalto alla Cgil, Castellino alla polizia: “Lasciatece passà, dovemo entrà”

Secondo quanto dicono i magistrati, invece:

“Giunti presso la sede della Cgil, Castellino si rivolgeva ad un funzionario di polizia posto a protezione della sede, dicendogli: ‘lasciatece passà, dovemo entrà‘. Nonostante i tentativi degli agenti di fare desistere il gruppo, Castellino si rivolgeva alla folla incitandola con gesti inequivocabili a dirigersi verso la sede sindacale. Al fine di raggiungere lo scopo i manifestanti ponevano in essere atti di violenza e aggressione nei confronti degli agenti di polizia”.