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Catalogna indipendenza, mandato di arresto europeo nei confronti di Puigdemont

Catalogna indipendenza

Il giudice spagnolo incaricato del dossier su Catalogna indipendenza, emetterà quest'oggi un mandato di arresto europeo nei confronti di Carles Puigdemont.

Carmen Lamela, il giudice spagnolo incaricato del dossier su Catalogna indipendenza, emetterà quest’oggi un mandato di arresto europeo nei confronti del leader degli indipendentisti, Carles Puigdemont. Lo stesso Presidente catalano, nel frattempo, si era rifugiato in Belgio. Il mandato di arresto, secondo quanto confermato da una fonte giudiziaria a Madrid, ancora non è stato spiccato, al contrario di quanto dichiarato dall’avvocato belga di Puigdemont, Paul Bekaert.

Catalogna indipendenza

Quest’oggi verrà emesso da Carmen Lamela, il giudice spagnolo incaricato del dossier catalano, un mandato di arresto europeo nei confronti di Carles Puigdemont, il leader degli indipendentisti che nel frattempo si era rifugiato in Belgio.

L’avvocato belga di Puigdemont, Paul Bekaert, ha annunciato infatti alla tv fiamminga che la magistratura spagnola avrebbe già spiccato un mandato di cattura europeo nei confronti del Presidente catalano. La notizia, però, non è stata confermata dal governo di Madrid. Fonti giudiziarie spagnole, però, hanno ribadito comunque che il provvedimento potrebbe essere emesso nella giornata di oggi, già nelle prossime ore.

Intanto sono finiti in carcere sette membri del governo catalano per i quali la Procura spagnola aveva richiesto l’arresto. Un provvedimento preso dalla stessa Carmel Lamela, con lo scopo di eliminare qualsiasi tipo di rischio di fuga.

In particolar modo, sono finiti in carcere l’ex vicepresidente Oriol Junqueras, Jordi Turull(Presidenza), Josep Rull (Territorio), Carles Mundò (Giustizia), Raul Romeva (Esteri) e Joaquim Forn (Interno) si trovano nel carcere di Estremera, a Madrid. Nel carcere femminile di Alcalà, poco fuori da Madrid, sono detenute anche due donne, Meritxell Borras (Governo) e Dolors Bassa (Lavoro).

Le accuse

Sono pesanti i capi di imputazione nei confronti di tutte le personalità che sono finite in manette nella giornata di ieri. Sono accusati in primo luogo di ribellione, sedizione e malversazione. Ora rischiano fino a trenta anni di carcere.

Come già accennato in precedenza, il giudice ha giustificato tale provvedimento come “rischio fuga” degli imputati. Oltre alla possibilità di reiterazione del reato e distruzione di prove. Il Magistrato poi fa riferimento anche a Puigdemont e ad altri quattro membri del Govern deposto: “Basta ricordare il fatto che alcuni denunciati già si sono spostati in altri Paesi, per eludere responsabilità penali in cui avrebbero potuto incorrere”.

E’ dunque sempre più prevedibile che un mandato di arresto europeo venga spiccato anche nei confronti dello stesso Puigdemont, il Presidente esautorato della Regione catalana che da lunedì si trova in Belgio in compagnia di altri quattro ex consiglieri e ministri.

La Procura spagnola ha già richiesto il mandato di arresto. Almeno secondo quanto dichiarato da presidente della Corte Suprema spagnola, Carlos Lesmes. Spetterebbe poi alla giustizia belga eseguire l’ordine e decidere se mandare in carcere Puigdemont e tutti gli altri imputati. Almeno fino a quando un tribunale non deciderà una eventuale estradizione dello stesso ex Presidente catalano e degli altri membri del Govern indagati.