E’ partito tutto dalla segnalazione di una donna, una fotografa. In molti hanno risposto all’appello. Privati cittadini e animalisti sono accorsi per portare balle di fieno agli animali. Il titolare dell’allevamento è stato denunciato per maltrattamenti. La Asl ha attivato anche un percorso di sorveglianza con ispezioni a sorpresa per monitorare l’evolvere della situazione.
Il titolare denunciato e multato
Per il titolare dell’allevamento, un uomo romano di 60 anni, è scattata immediatamente una denuncia per maltrattamento di animali. L’uomo inoltre è stato condannato a pagare una multa salatissima. I controlli sono scattati a seguito di diverse segnalazioni arrivate alle autorità. Una donna, Stephanie Gengotti, ha raccontato di essere passata in auto di fianco al recinto e di essere rimasta colpita dalle condizioni di evidente malnutrizione in cui versavano gli animali. “Ho notato subito un cavallo denutrito e in pessime condizioni. Ero sconvolta per lo stato in cui era quell’animale. E non era il solo. Ho cercato immediatamente il titolare per avere chiarimenti in merito e poi ho avvertito le autorità competenti. Spero che quegli animali vengano curati e portati in un luogo sicuro”. Così Stephanie commenta l’accaduto. La donna ha lanciato un appello sui social che ha riscosso subito un grande successo. Animalisti e appassionati di animali si sono precipitati a coccolare i cavalli e portare loro delle balle di fieno. Sono intervenuti anche gli attivisti del Partito Animalista Europeo.
I controlli delle autorità
Le autorità hanno ispezionato a fondo l’allevamento e hanno individuato 8 cavalli in stato di denutrizione. Uno era legato sotto il sole. Tra questi anche 2 puledri. All’origine della malnutrizione c’è probabilmente uno svezzamento sbagliato. I due puledri sono stati sequestrati e il titolare è stato denunciato per maltrattamenti. I funzionari dell’Asl hanno attivato un programma di sorveglianza che coinvolge sia il personale impiegato sia gli animali per monitorare la situazione nei giorni a venire. I carabinieri della forestale hanno richiesto inoltre di poter visionare tutti i documenti relativi alla provenienza degli animali e la regolarità del terreno. C’è l’ipotesi che gli animali siano detenuti su un terreno di proprietà demaniale.