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Taglio accise approvato in Cdm, Draghi: “Difendere famiglie e imprese e raggiungere indipendenza da gas russo”

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Il Cdm ha approvato il taglio delle accise fino all’8 luglio 2022: inoltre, è prevista l’erogazione di 14 miliardi di euro per le misure del dl aiuti.

Il Cdm ha approvato il taglio delle accise fino all’8 luglio 2022: inoltre, è prevista l’erogazione di 14 miliardi di euro per le misure contenute nel dl aiuti.

Cdm, approvato taglio accise fino all’8 luglio: previsto stanziamento di 14 miliardi

Nel pomeriggio di lunedì 2 maggio, il Consiglio dei ministri ha approvato il decreto che proroga il taglio dell’accise sui carburanti all’8 luglio 2022. La misura, inoltre, è stata estesa anche al metano con un’accisa pari a zero mentre l’IVA è stata ridotta al 5%.

Prima della riunione, si è tenuta una cabina di regia a Palazzo Chigi sul decreto aiuti che ha avuto una durata di circa un’ora e mezza. Insieme al presidente del Consiglio Mario Draghi, erano presenti i capidelegazione dei partiti di maggioranza Elena Bonetti di Italia Viva, Mariastella Gelmini di Forza Italia, Andrea Orlando del Partito Democratico, Giancarlo Giorgetti della Lega e Roberto Speranza di Liberi e Uguali; il ministro dell’Economia, Daniele Franco; il ministro della Transizione ecologica, Roberto Cingolani: e il sottosegretario alla presidenza Roberto Garofali. Gli esponenti del Governo si sono confrontati sul decreto incentrato sui nuovi aiuti rivolti a famiglie e imprese per contrastare gli effetti della guerra in Ucraina. La dotazione del dl dovrebbe essere pari a circa 14 miliardi di euro. Tra le misure previste, figura anche l’aumento della tassa sugli extraprofitti maturati dalle grandi imprese.

Al termine della cabina di regia, si è tenuto il Cdm, convocato alle ore 18. All’ordine del giorno, insieme al decreto approvato che trattava “misure urgenti in materia di politiche energetiche nazionali, produttività di impresa e attrazione degli investimenti, nonché in materia di politiche sociali e di crisi ucraina” è stato esaminato anche il decreto per l’election day.

Dl aiuti, il premier Mario Draghi in conferenza stampa con i ministri: “Difendere famiglie e imprese”

Al termine del Cdm, il Presidente del Consiglio Mario Draghi ha tenuto una conferenza stampa, affiancato dal ministro dell’Economia, Daniele Franco; dal ministro della Transizione ecologica, Roberto Cingolani; e dal ministro del Lavoro, Andrea Orlando.

Nel prendere la parola, il premier ha sottolineato che il decreto sugli aiuti a famiglie e imprese si configura come un provvedimento che “si estende in molte aree: approviamo liberalizzazioni, riforme nel settore delle energie rinnovabili, che ci permettono di accelerare la transizione ecologica, di fare quello scatto negli investimenti nelle rinnovabili, che contribuiranno a renderci più indipendenti dal gas russo. Le misure di oggi affrontano prima di tutto il problema del caro-vita che può frenare la ripresa”.

A proposito della situazione economics che l’Italia sta affrontando, invece, Draghi ha dichiarato: “Non è una recessione, ma un rallentamento. Già oggi ci sono dei dati che mostrano come a marzo ci siano stati 800 mila occupati in più rispetto a un anno fa. Sono dati positivi. Ci sono segnali di ripresa dell’occupazione a tempo indeterminato – e ha aggiunto –. Queste notizie arrivano in un momento in cui gran parte delle diagnosi economiche sono più pessimistiche, le previsioni di tutti gli istituti internazionali mostrano un rallentamento, si parla di pericolo recessione, e d’altronde i rischi che osserviamo derivanti dall’inflazione, dalla guerra, dalle sanzioni, non possono far pensare a un quadro positivo. Ma è importante registrare dati molto positivi e inattesi in questo quadro. Il punto di fondo è che, positivi o negativi, l’impegno del governo nel sostenere, l’economia, le famiglie, le imprese, non diminuisce, resta intenso, determinato, deciso. Questo è il senso di questo governo. Il governo resta pronto a tutti gli interventi che dovessero essere necessari in caso di peggioramento della congiuntura”.

Il premier, inoltre, ha sottolineato la capacità del Governo di non ricorrere allo scostamento di bilancio: “I provvedimenti di oggi valgono 14 miliardi che si aggiungono ai 15,5 dei provvedimenti precedenti, siamo a un totale di circa 30 miliardi già spesi, due punti percentuali del prodotto interno lordo, e vorrei notare che lo abbiamo fatto senza ricorrere a scostamenti di bilancio: questo dimostra che non sono tanto gli strumenti che contano ma le risposte alle necessità, le esigenze. Nel clima di grandissima incertezza che c’è, il governo fa il possibile per poter dare un senso di direzione, di vicinanza, a tutti gli italiani e le azioni, le decisioni di oggi rappresentano bene questa determinazione del governo. In un certo senso, è il senso del governo stesso. Si tratta di un provvedimento molto articolato: l’obiettivo è difendere il potere di acquisto delle famiglie, dei più deboli e la capacità produttiva delle imprese”.

Ministri M5S non votano il dl aiuti: il motivo e il commento di Draghi

Il premier, poi, si è soffermato sulla decisione dei ministri del Movimento 5 Stelle di non votare il provvedimento in Cdm. La decisione di non votare è scaturita dalla volontà di mostrare il proprio dissenso sulle norme per i rifiuti di Roma che conferiscono poteri speciali al Commissario per il Giubileo e che danno la possibilità di realizzare il termovalorizzatore.

In merito alla protesta dei ministri pentastellati, Draghi ha dichiarato: “La norma non è stata approvata dai ministri del M5S perché non c’è un accordo sui poteri attribuiti al commissario del Giubileo, siamo rimasti dispiaciuti ma mi auguro che non abbia conseguenze particolari che si traducano in fibrillazioni, è un disaccordo che speriamo di superare in qualche modo”.

Guerra in Ucraina, dipendenza da gas russo e ministro Lavrov

In relazione alla guerra in Ucraina e alle forniture di gas russo, il Presidente del Consiglio ha spiegato: “Seguiremo le indicazioni della Commissione europea sul pagamento del gas in rubli, non c’è alcuna distinzione dell’Italia dagli altri. Io credo che questo piano appena sarà pronto in tutti i dettagli può essere reso pubblico, a breve, a brevissimo tempo”.

Concentrandosi sulle recenti dichiarazioni del ministro degli Esteri russo, Sergei Lavrov, poi, ha aggiunto: “Prima di tutto parliamo di un Paese dove c’è libertà di espressione, e il ministro Lavrov appartiene a Paese dove non c’è libertà d’espressione. In Italia c’è libertà di esprimere le opinioni, anche quando sono palesemente false e aberranti. Quello che ha detto Lavrov è aberrante. E per quanto riguarda la parte riferita a Hitler, è davvero oscena. La televisione trasmette liberamente queste opinioni. Si è parlato di intervista ma in realtà è stato un comizio. Bisogna chiedersi se è accettabile di invitare una persona che chiede di essere intervistato senza nessun contraddittorio. Non è granché, non è granché professionalmente, fa venire in mente strane idee, non è granché”.

Franco in conferenza stampa: “Aumento prelievo straordinario su extra-profitti”

Subito dopo il premier Draghi, è intervenuto il ministro dell’Economia, Daniele Franco, che ha commentato il provvedimento approvato in Cdm, illustrando: “Abbiamo esteso al 31 dicembre la garanzia sui prestiti bancari alle pmi e alle imprese maggiori attraverso Sace. Il Governo ha trasposto in normativa italiana quella definita dalla Ue nel nuovo ‘temporary framework’. Inoltre, sono stati stanziati oltre sei miliardi, diretti principalmente a finanziare il sostegno ai redditi con un bonus di 200 euro, con l’aumento del prelievo straordinario sulle aziende importatrici e produttrici di energia e hanno realizzato extra-profitti grazie ai prezzi energetici”.

Cingolani: “Norma sui rigassificatori nel provvedimento”

Il ministro della Transizione ecologica, Roberto Cigolani, ha riferito che il pacchetto energia include anche una norma sui rigassificatori. Nello specifico, il ministro ha affermato: “Il pacchetto energia comprende anche una norma sui rigassificatori molto importante che nella metà del 2024 ci consentirà di essere virtualmente indipendenti dal gas russo. Dovremmo aumentare la nostra capacità di rigassificazione, per fare questo dobbiamo essere in grado all’inizio del prossimo anno di installare il primo rigassificatore che sarà galleggiante, non strutture permanenti, servirà per il periodo necessario. Ce ne saranno due, uno ad inizio 2023 e l’altro possibilmente a fine 2023. Ma per avere tempi così brevi serve un commissario e una procedura rapida per poter fare questa operazione e da questo dipende il nostro cammino verso l’indipendenza. Infatti, l’obiettivo primario è trovare sorgenti di gas e rimpiazzare i 29 miliardi di metri cubi che al momento sono importati dalla Russia”.

Orlando: “Bonus contro l’inflazione per sostenere i cittadini”

Il ministro del Lavoro, Andrea Orlando, poi, si è concentrato sul bonus contro l’inflazione, precisando: “Il bonus contro l’inflazione interviene sulle fasce più deboli di pensionati e lavoratori, riequilibrandoli rispetto allo choc che la crisi ha avuto e rispetto ai sovraprofitti. È prevista un’estensione, con esito sociale positivo, della platea delle persone beneficiarie del bonus energia con le famiglie numerose e aggiungo che è previsto un fondo per un supporto a studenti e lavoratori sui trasporti pubblici che consente uno sconto sugli abbonamenti e questo attenua l’effetto sui salari più bassi”.