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Cdm lampo sulla siccità, approvato stato di emergenza per 5 Regioni: stanziati 35 milioni di euro

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Cdm lampo sulla siccità: via libera allo stato di emergenza per 5 Regioni italiane e all’erogazione di 35 milioni di euro per far fronte alla crisi.

Cdm lampo sulla siccità. Nel tardo pomeriggio di lunedì 4 luglio, il Consiglio dei ministri si è riunito a Palazzo Chigi. L’incontro, durato appena una manciata di minuti, è stato incentrato sulla siccità e ha dato il via libera allo stato di emergenza per 5 Regioni italiane ossia per Veneto, Lombardia, Piemonte, Emilia-Romagna e Friuli Venezia-Giulia. In totale, sono stati stanziati oltre 35 milioni di euro per fronteggiare la crisi.

Approvato stato di emergenza per 5 Regioni: stanziati oltre 35 milioni di euro

Nel tardo pomeriggio di lunedì 4 luglio, il Consiglio dei ministri ha deliberato lo stato di emergenza per siccità per 5 Regioni dell’Italia settentrionale. Si tratta, nello specifico, di Veneto, Piemonte, Lombardia, Emilia-Romagna e Friuli Venezia-Giulia.

Insieme allo stato di emergenza, sono stati stanziati oltre 35 milioni di euro per far fronte alla situazione di estrema criticità. I fondi sono stati ripartiti tra le Regioni: l’Emilia-Romagna beneficerà di 10,9 milioni di euro, la Lombardia di 9 milioni, il Piemonte di 7,6 milioni, il Veneto di 4,8 milioni e, infine, il Friuli Venezia-Giulia potrà disporre di 4,2 milioni.

A quanto si apprende, il Cdm lampo sulla siccità ha avuto una durata di soli 10 minuti e prevede che lo stato di emergenza resti in vigore fino al 31 dicembre 2022. L’approvazione della misura, inoltre, è “volta a fronteggiare con mezzi e poteri straordinari la situazione in atto, con interventi di soccorso e assistenza alla popolazione interessata, e al ripristino della funzionalità dei servizi pubblici e delle infrastrutture di reti strategiche”.

Cdm lampo sulla siccità: i punti all’ordine del giorno

La riunione del Consiglio dei ministri è stata convocata a Palazzo Chigi alle ore 19:30 per discutere l’ordine del giorno “dichiarazione dello stato di emergenza in relazione alla situazione di deficit idrico in atto nei territori delle Regioni e delle Province Autonome ricadenti nei bacini distrettuali del Po e delle Alpi orientali, nonché per le peculiari condizioni ed esigenze rilevate nel territorio delle regioni Emilia-Romagna, Friuli-Venezia Giulia, Lombardia, Piemonte e Veneto”.

L’incontro è stato presieduto dal presidente del Consiglio Mario Draghi, rientrato nella Capitale dopo aver tenuto una conferenza stampa a Canazei e aver incontrato le famiglie delle vittime della tragedia della Marmolada.