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Cento auto con le ruote bucate in dieci giorni: mistero a Verona

ruote bucate Verona

Giallo a Verona per le numerose ruote bucate in soli 10 giorni: i carabinieri hanno fermato un uomo di 30 anni, sospettato di essere il responsabile.

Un fatto strano e preoccupante ha allarmato i cittadini veronesi. In molti hanno dovuto fare i conti con qualche malintenzionato: in soli 10 giorni sono state bucate 100 ruote delle auto.

Cento ruote bucate a Verona in dieci giorni

Lasciare parcheggiate le proprie auto era diventato un problema nel Veronese. Solo nel mese di gennaio, infatti, molti automobilisti hanno ritrovato il proprio veicolo con le gomme a terra.

Secondo gli inquirenti, in poco più di dieci giorni, il colpevole si sarebbe reso protagonista di almeno cento episodi di foratura di gomme. Tanta la preoccupazione e la rabbia dei residenti nei quartieri a Nord della città di Verona. Secondo la dinamica ricostruita dalle autorità, il responsabile agiva sempre nello stesso modo. L’uomo usciva nelle ore notturne armato di chiodi e martello e, addentrandosi nelle zone meno sorvegliate, bucava e le gomme delle auto che trovava nei paraggi. Un gesto assurdo che ha costretto i residenti proprietari dei veicoli a una spesa piuttosto ingente, ma necessaria per sostituire le ruote danneggiate.

Indagini in corso, fermato il sospettato

Dopo le innumerevoli denunce, i militari dell’arma e la polizia hanno avviato le indagini, mettendosi sulle tracce del colpevole. Così è stata incrementata la sorveglianza nei quartiere più colpiti. I carabinieri di Parona Valpolicella (Verona) sono riusciti a individuare il presunto responsabile. Si tratterebbe di un trentenne che si aggirava di notte in possesso di vari arnesi. L’uomo è stato fermato in zona Avesa, intorno all’una di notte, e non ha saputo giustificare il suo comportamento. In seguito, visionando i filmati delle videocamere di sorveglianza forniti dalla Polizia e grazie all’analisi delle celle telefoniche della zona, i sospetti si sono concretizzati.

Per lui il Gip ha emesso un’ordinanza di custodia cautelare in carcere: ora su di lui gravano le accuse di danneggiamento aggravato e continuato, violenza privata aggravata e atti persecutori.

Dalle indagini, inoltre, è emerso che in passato l’uomo aveva molestato e disturbato una vicina di casa. Infatti, pare avesse più volte posizionato viti e chiodi davanti al cancello dell’abitazione della donna. Per questi fatti è stato già condannato.