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Cerciello Rega, fratello: "Sentenza lava fango gettato su di lui"

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Paolo Cerciello Rega commenta la condanna all'ergastolo dei due americani che due anni fa hanno ucciso suo fratello Mario.

A pochi giorni dalla sentenza di primo grado che ha condannato all’ergastolo i due americani responsabili dell’omicidio di Mario Cerciello Rega, il fratello minore della vittima ha raccontato il suo rapporto con quest’ultimo e affemato che la decisione del giudice lava tutto il fango che hanno provato a gettare su di lui“.

Cerciello Rega: parla il fratello

Intervistato dal Messaggero, Paolo Cerciello Rega ha dichiarato di non aver guardato negli occhi i due assassini: “Ho pensato a Mario, ho abbracciato sua moglie, ho guardato la foto che lei ha sempre tenuto stretta tra le mani“. Non è stato facile, ha continuato, combattere contro chi provava a sporcare la memoria del fratello: ora la verità è limpida e chiara e ha mostrato che lui faceva il suo lavoro ed è morto con coraggio mentre compiva il suo dovere.

Da quella notte di luglio 2019 in cui si è consumato il delitto, la sua vita è cambiata moltissimo: “Ho sofferto, mi è stato strappato un pezzo di vita, di cuore“. In quel periodo Paolo viveva e lavorava a Ravenna ma è tornato in Campania con la moglie per stare accando a sua madre e sua sorella. Ha dunque dovuto cercare lavoro a Somma Vesuviana dove è attualmente impiegato come operatore ecologico. “Andiamo avanti, con questo dolore sordo che non credo ci lascerà mai“, ha aggiunto.

Cerciello Rega: i ricordi del fratello

A chi gli ha chiesto alcuni ricordi di Mario, Paolo ha menzionato il suo matrimonio, avvenuto solo un mese prima della morte, e i giorni precedenti al delitto in cui si trovavano insieme a Somma Vesuviana per occuparsi della loro campagna. “I ricordi non li porterà via nessuno anche se in tutti questi mesi, questi anni anzi, hanno tentato di farlo apparire una persona diversa da quella che tutti sapevamo fosse“, ha evidenziato. E la sentenza, aggiunge, ha confermato che Cerciello Rega era un uomo perbene, un carabiniere coscienzioso e una persona esemplare.

Cerciello Rega, il fratello: “Non ho nulla da dire agli assassini”

Il fratello della vittima ha infine affermato di non avere nulla da dire ai due ragazzi americani che hanno ucciso Mario. Ha soltanto ringraziato la Corte d’Assise di Roma per l’intenso lavoro svolto anche durante i mesi di lockdown, il mio avvocato Ester Molinaro e lo studio del professor Coppi per il modo in cui sono stati al suo fianco “e si sono battuti per difendere l’onore di un carabiniere morto mentre era servizio del nostro Paese“.