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Certificati online, a Milano rilasciati a Napoli nessuno, l’Italia è divisa a metà

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Certificati online, per l'Italia non è risultato ancora semplice adeguarsi ai nuovi sviluppi tecnologici. L'Italia in questo momento si divide in due parti.

Certificati online, per l’Italia non è risultato ancora semplice adeguarsi ai nuovi sviluppi tecnologici. L’Italia in questo momento, per quanto riguarda la possibilità di avere un certificato rilasciato online, si divede in due parti. C’è chi infatti si è già convertita al digitale e ha già iniziato a lavorare bene con questa nuova metodologia, e c’è invece chi non ha ancora attivato il servizio dopo tre anni dalla legge. C’è ancora un clima di grande caos che avvolge questa iniziativa introdotta ben tre anni fa.

Certificati online in Italia

Come abbiamo già citato la legge è già stata approvata ed è già attiva da tre anni. Ma nonostante ciò qualcuno decide di attrazzarsi e procedere mentre altri restano a guardare senza fare una mossa. Altri addirittura arrivano a confondere i servizi che l’ufficio anagrafe del Comune può offrire con le informazioni turistiche. Anche se son state condotte delle campagne di informazione per i cittadini ancora le cose si muovono poco. A Cagliari è stata condotta una grande campagna per i cittadini ma sul sito di Reggio Calabria invece che mettere in evidenza l’anagrafe al contrario ci sono i social e gli eventi.

La situazione

Non è una novità venire a sapere che l’Italia è sempre più lenta nei confronti dell’innovazione. Tutte le rivoluzioni tecnologiche si espandono a macchia di leopardo invece che espandersi omogeneamente sul territorio. Questa situazione viene confermata dai dati che riferisce il Comune di Milano. Milano nel 2016 ha emesso il 54% dei certificati online, un numero decisamente più elevato rispetto a quelli che sono stati consegnati direttamente allo sportello. A Napoli invece, gli utenti non sono ancora a conoscenza di questa nuova possibilità di emettere i certificati.

Le inziative

L’iniziativa dell’Agenda digitale è partita in Italia già nel 2014 e questa prevede azioni e norme finalizzate allo sviluppo delle tecnologie e all’innovazione dell’economia digitale. Per raggiungere questi obbiettivi è però necessario che tutti i comuni italiani si attrezzino adeguatamente per dialogare, fornire e ricevere i documenti online da parte sia dei cittadini che dalle imprese. Per procedere con questa innovazione è altrettando indispendabile l’attivazione dello Spid. Lo Spid è un sistema che permette ai cittadini o alle aziende di accedere a tutti i servizi con un’unica identità telematica, il tutto per usufruire dei servizi online che offrono la pubblica amministrazione e i privati.

I traguardi

Lo Spid attivato consente veramente di risparmiare tempo ed evitare di andare personalmente in comune. E’ un sito nel quale si naviga molto facilmente e anche per i più “imbranati” con il computer sarà semplice iscriversi perchè è stato creato apposta un video che spiega passo a passo come poter accedere nel sistema. Si sa, chi non vorrebbe starsene a casa davanti al suo computer invece che andare personalmente in Comune?

I dati

Da oggi, o meglio ormai da qualche anno, si può. Anche se la situazione in tutta Italia lascia un pò a desiderare alcuni Comuni al contrario si stanno dando parecchio da fare. Citiamo ancora il Comune di Cagliari che si sta impegnando molto per questa iniziativa. Sta educando i suoi cittadini ad imparare ad usufruire di questi servizi. Ma bisogna citare anche il Comune di Firenze con il suo 45% dei certificati online emessi. Poi c’è Torino con il 55%, Bari con il 25% e Roma con il 21%. Anche se la maggior parte dei Comuni italiani è ancora indietro, tanti altri invece stanno avanzando velocemente.