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Charles Manson, la strage di Bel Air e l’omicidio di Sharon Tate

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Charles Manson è stato uno dei serial killer più spietati d'America. Il suo nome è famoso per gli omicidi che si svolsero a fine anni '60 negli Stati Uniti.

Charles Manson è stato uno dei criminali più spietati d’America. Il suo nome è famoso grazie ai numerosi omicidi che si svolsero a fine anni ’60 negli Stati Uniti. Il delitto più famoso, senza dubbio, è quello che vede come una delle vittime l’attrice hollywoodiana Sharon Tate nonchè all’epoca moglie di Roman Polanski. L’attrice fu uccisa insieme ad altri suoi amici che si trovavano nella sua casa. Tate, quando fu massacrata, eraall’ottavo mese di gravidanza.

Charles Manson, il mandante

Charles Manson è famoso grazie alle serie di omicidi che ha commissionato ai suoi seguaci. La chiamano “la famiglia” ed è una setta capitanata dallo psicopatico Manson. La sua “famiglia” è per lo più composta da donne. Dopo sette anni di carcere, nel quale fu incriminato di trasporto di donne ai fini di prostituzione, nel 1967 decise di diventare un musicista hippy.

Attorno a lui creò una setta composta per la maggior parte da donne che erano affascinate dalla sua abilità oratoria e dal suo stile. Si trasferì a San Francisco e cominciò a girovagare in compagnia di svariati giovani affetti dai suoi stessi problemi, familiari e sociali. Manson riuscì ad attirare intorno a sè circa cinquanta persone. Un numero incedibile.

La famiglia

Il nome del gruppo divenne presto “the family” o “the Manson family“, si guadagnavano da vivere facendo furti e altre attività criminali. A quei tempi era diffuso l’uso di stupefacenti e la banda era una larga consumatrice di queste sostanze, soprattutto LSD e hashish. Le attività criminali della famiglia presto diventarono sempre più gravi arrivando a commettere i famosi omicidi. Charles Manson sognava di fare il musicista e la sua “famiglia” lo appoggiava in questo. Il suo odio represso per la società si scatenò nel momento in cui non fu considerato all’altezza di diventare una star.

Volontà di diventare musicista

Il suo sogno era quello di diventare una star della musica, amava i Beatles e aveva cominciato ad ispirarsi a loro. La sua passione per la musica iniziò all’interno del carcere durante il suo primo arresto nel ’60. Una volta uscito, insieme alla sua “famiglia”, viaggiò verso Los Angeles alla ricerca della carriera perduta. Nel 1968 si recò in uno studio discografico con l’appoggio economico del batterista dei Beach Boys, Dennis Wilson.

Manson lo aveva conosciuto perchè il batterista aveva dato un passaggio a due ragazze della family. Un suo brano fu inserito nell’album dei Beach Boys, fu però completamente rivoluzionato, cosa che Manson non apprezzò per niente. Cominciò a covare un odio profondo nei confronti di Dennis Wilson e di tutta la società “ricca e famosa”.

Gli omicidi e la morte di Sharon Tate

Il suo odio represso lo trasformò in un odio concreto che si materializzò con una serie di omicidi. Il fatto curioso è che Manson fu il mandante e l’ideatore di ogni omicidio ma poco spesso si esponeva. La lunga serie di massacri iniziò il 9 agosto del 1969 quando il criminale e la sua “famiglia” pianificarono l’intrusione all’inteno di Cielo Drive, un quartiere molto ricco di Los Angeles in cui viveva il produttore discografico che l’aveva rifiutato.

Aveva intenzione di fargliela pagare ma purtroppo quell’uomo non abitava più in quella zona. Decise comunque di fare irruzione nella sua ex abitazione dove ora abitava Sharon Tate insieme al marito Roman Polanski di cui era incita. Le donne della “famiglia” fecero irruzione e massacrarono gli amici e ospiti della Tate mentre la giovane attrice, che era incinta di otto mesi, la uccisero per ultima.

Altri omicidi

La “famiglia” non si fermò e continuò con gli omicidi anche il giorno seguente. Manson ha ordinato ai suoi seguaci di uccidere e massacrare Leno LaBianca e la moglie Rosemary. I dettagli dell’omicidio sono agghiaccianti. I due coniugi furono uccisi a colpi di forchetta e il corpo di LaBianca fu ritrovato con un forchettone nello stomaco. Un’altra vittima fu l’insegnante di musica Gary Hinman la quale, dopo aver ospitato la setta per un periodo, li cacciò. Manson risentito dal gesto non poteva risparmiare l’uomo.

La vittima dell’ultimo omicidio fu uno dei componenti stessi della setta, Donald Shea. La sua colpa era quella di aver sposato una donna nera, di avere la volontò di sfrattare la family ma soprattutto di essere a conoscenza di alcuni dettagli degli omicidi precedenti. Le attività criminale della setta continuarono per svariati mesi finchè un investigatore di origini italiane riuscì ad incastrarlo e quindi portarlo in carcere.

L’infanzia di Charles Manson

La vita del criminale americano non fu una vita semplice. Nacque il 12 novembre del 1934 a Cincinnati nello stato dell’Ohio. La madre, quando lo partorì, aveva sedici anni e faceva una vita piuttosto sregolata. Lo stesso Manson dichiarò che la madre era una prostituta. Oltre ad essere una prostituta la madre aveva commesso dei crimini per i quali finiì in carcere. Manson, piccolo, venne sballottato da una parte all’altra.

Andò ad abitare dai vicini, poi dagli zii e quando la madre usciì la seguì per i suoi tour nei Motel finchè non fu inserito in un istituto per l’infanzia. Si dimostrò fin da subito ribelle alle regole e alle autorità. Fuggì più volte da svariati istituti finchè a sedici anni compì il suo primo reato federale. Uno dei tanti crimini del quale sarebbe stato protagonista.