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Charlie Gard: Parlamento USA gli concede cittadinanza per le cure

Charlie Gard

Il Parlamento USA ha concesso la cittadinanza americana al piccolo Charlie Gard, per permettergli di ricevere le cure necessarie in America.

Il caso del piccolo Charlie Gard ha diviso l’opinione pubblica inglese e mondiale. Le ultime novità sulla vicenda giungono dal Daily Mail, che annuncia che il Parlamento americano ha deciso di concedere la cittadinanza al bambino inglese per permettergli di ricevere le cure necessarie, nello stato americano.

Possibili speranze per il piccolo Charlie Gard

Il piccolo è attualmente ricoverato presso l’ospedale londinese Great Ormond Street e, con la cittadinanza americana, è possibile che possa finalmente ricevere le cure negli Stati Uniti. Seppur la notizia sia stata confermata dal Daily Mail, non è ancora chiaro se, con la concessione della cittadinanza americana, l’ospedale inglese sia costretto a dimettere il piccolo, in quanto ormai cittadino statunitense.

Il Daily Mail cita il deputato repubblicano Jeff Fortenberry, che successivamente conferma la notizia tramite un tweet, nel quale scrive “Abbiamo approvato un emendamento che garantisce status di residenza permanente a Charlie Gard e alla sua famiglia, in modo che Charlie possa essere sottoposto alle cure di cui ha bisogno”.

In molti sperano che Charlie Gard possa finalmente volare in America per essere sottoposto alle cure sperimentali che potrebbero migliorare le sue condizioni di salute. Il bambino è affetto da una rara patologia genetica, la sindrome da deplezione del dna mitocondriale.

Negli ultimi giorni, è giunta notizia che il neurologo Michio Hirano, insieme a uno specialista dell’ospedale Bambino Gesù di Roma, Domenica scorsa hanno eseguito un nuovo esame al cervello del piccolo, che non veniva eseguito dallo scorso Marzo. In attesa dei risultati del nuovo esami, i genitori aspettano anche riscontro sulla possibilità di trasferire il figlio in America per le cure sperimentali, sperando che la loro situazione legale non venga ulteriormente aggravata.