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Charlie, i genitori chiedono di portarlo a casa ma l'ospedale dice no

charlie gard

I genitori di Charlie ieri si sono arresi e hanno deciso di staccare la spina al piccolo, ma oggi hanno chiesto all'Alta Corte di Londra di poterlo portare a casa. L'ospedale dice no.

I genitori del piccolo Charlie Gard hanno chiesto all’Alta Corte di Londra di poter portare a casa loro figlio, prima che gli venga staccata la spina. L’appello disperato dei genitori però viene ostacolato dall’ospedale Great Ormond Street, dove il bambino è attualmente ricoverato, che ha espresso le sue perplessità riguardo lo spostamento. La notizia è stata resa nota dal Daily Mail.

La straziante richiesta dei genitori di Charlie: l’ospedale si oppone

Dopo una battaglia legale tutta in salita, i genitori del bambino inglese Charlie Gard si sono arresi ieri. Infatti hanno annunciato che non manderanno il figlio in America per sottoporsi alla cura sperimentale che potrebbe migliorare le sue condizioni di salute, perchè ormai “è troppo tardi.

Sebbene inizialmente i due sembravano entusiasti della concessione della cittadinanza americana a Charlie, da parte degli Stati Uniti, il loro annuncio ha scosso tutto il mondo, che ormai segue con attenzione il caso del piccolo. Nonostante sia stata studiata una cura sperimentale da parte di un team di ricercatori e medici esperti, e la concessione della cittadinanza americana, non era comunque chiaro se i medici dell‘ospedale Great Ormond Street fossero automaticamente obbligati a trasferire Charlie.

Non si sa ancora per quale motivo i genitori del piccolo abbiano cambiato idea proprio quando si era aperto uno spiraglio di speranza, ma la decisione sembra definitiva: verrà staccata la spina. Secondo gli ultimi esami, le condizioni di Charlie non sarebbero migliorate, ma peggiorate (è affetto da una grave malattia genetica molto rara) e i genitori sembrano essersi arresi alla fine.

L’ultima richiesta di questi è quella di poter almeno portare a casa proprio figlio prima di staccare la spina e porre fine alla sua vita. Nemmeno questo ultimo disperato appello ha fatto cambiare opinione ai medici inglesi, che si ostinano a sostenere che il bambino deve rimanere presso la struttura ospedaliera. Infatti il bimbo è collegato a un respiratore e sarebbe necessario un macchinario trasportabile e un team specializzato che lo assista per permettergli di lasciare l’ospedale.

Nonostante i genitori siano disposti a pagare privatamente, l’ospedale rifiuta la loro richiesta. Sempre secondo il Daily Mail, se non si dovesse trovare un accordo, si dovrebbe chiamare nuovamente in causa il giudice dell’Alta Corte, Nicholas Francis.