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Consultazioni, cosa sono e come funzionano?

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Dopo le elezioni o in caso di dimissioni del premier, il Presidente della Repubblica avvia le consultazioni per formare un nuovo governo.

Una volta concluse le elezioni o in caso di crisi di governo (come avvenuto nel gennaio 2021 con le dimissioni del premier Giuseppe Conte e la fine del Conte bis), il passo successivo consiste nella formazione del nuovo governo. In Italia è il Presidente della Repubblica, nella figura di Sergio Mattarella, che nomina il Presidente del Consiglio dei ministri e, su proposta di questo, tutti i ministri. Le consultazioni cominciano dopo che Camera e Senato si sono insediati, con la designazione dei rispetti Presidenti e la proclamazione dei singoli deputati e senatori. Infine si formano i Gruppi parlamentari.

Che cosa sono le consultazioni

L’art. 92 della Costituzione della Repubblica Italiana regola il procedimento successivo alle elezioni che consiste nella formazione di un nuovo governo. Tuttavia prima di procedere alla formazione di quest’ultimo il Capo dello Stato deve avere una serie di colloqui con i presidenti di Camera e Senato, rispettivamente Roberto Fico e Maria Elisabetta Alberti Casellati, con gli ex presidenti della Repubblica, in questo caso Giorgio Napolitano, e con i capigruppo delle diverse forze politiche per comprendere le loro volontà.

Il Capo dello Stato chiede loro se sono disponibili a dare la fiducia a un certo tipo di governo e chi potrebbe essere il candidato per la formazione di quest’ultimo e che potrebbe ottenere la fiducia alle Camere. Dopo il colloquio al Colle, i capigruppo rilasciano dichiarazioni trasmesse in televisione e sugli altri media.

Alla fine del giro delle consultazioni il Presidente della Repubblica avrà due alternative: la prima è lo scioglimento delle Camere e nuove elezioni; la seconda è affidare l’incarico a colui che avrà il compito di formare il governo. Il candidato potrà rifiutare o accettare l’incarico e nel secondo caso potrà indicare una lista di ministri e dopo la nomina chiedere la fiducia alla Camera dei deputati e al Senato.

Come avvengono le consultazioni

I turni di consultazione possono durare un minimo di due giorni e se alla fine del primo turno non si arriva all’individuazione di una maggioranza ci possono essere altri turni, per un massimo di tre, oppure si indicherà un esploratore che avrà il compito di sondare i partiti per capire se è possibile indicare una maggioranza per un possibile governo. Se esiste questa maggioranza sarà indicato un candidato premier.

A questo punto il Presidente della Repubblica convoca il candidato e gli conferisce l’incarico che può essere pieno o con delle condizioni. Il candidato può accettare subito l’incarico oppure con riserva, cioè ha dei giorni per avviare un confronto con i partiti politici e solo dopo questo accetta. Dopo l’accettazione dell’incarico forma il governo e propone una lista di Ministri che infine vengono nominati. Il Presidente del Consiglio dei Ministri e i suoi Ministri giurano e vanno a Palazzo Chigi dove avviene la cerimonia della campanella che sancisce il passaggio di cariche.

Alla fine il Presidente del Consiglio si presenta alle camere per la fiducia e una volta ottenuta può avviare l’attività del proprio governo.