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Che cos’è la riflessologia plantare

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Dove c’è un’alterazione nel fisico, lì vi è un problema emozionale non risolto. La riflessologia plantare emozionale, che si rifà alla psicosomatica e alla medicina cinese, parte dal presupposto che nei piedi è rappresentato tutto l’individuo, come unità inscindibile fisica, psichica...

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Dove c’è un’alterazione nel fisico, lì vi è un problema emozionale non risolto. La riflessologia plantare emozionale, che si rifà alla psicosomatica e alla medicina cinese, parte dal presupposto che nei piedi è rappresentato tutto l’individuo, come unità inscindibile fisica, psichica ed energetica. La malattia non è altro che un messaggio che il corpo invia per avvertirci che c’è qualcosa che non va. Attraverso l’individuazione dei punti alterati e dolenti si può comprendere di quali conflitti emozionali si tratta e stimolare il processo inverso. Il sintomo, effetto della disarmonia, scomparirà grazie all’elaborazione dell’emozione bloccata che lo aveva causato.

La riflessologia plantare consiste in un massaggio che si fa sui piedi in certi punti, che corrispondono agli organi e alle parti del corpo. E’ nata nel 5000 a.C. in Cina e in India, si è poi diffusa e sviluppata in Occidente nel XX secolo. E’ una tecnica non invasiva, adatta a tutte le età, in grado di prevenire e curare i più comuni disturbi e di mantenere una buona condizione di salute. Non vi sono controindicazioni alla sua applicazione, salvo in caso di flebite (infiammazione delle vene, in particolare delle gambe) e di problemi seri al cuore. Si può fare anche durante la gravidanza, ma solo negli ultimi tre mesi, per prepararsi al parto, rilassarsi e superare la paura.