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Che cos’è la Seconda Intifada

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La Seconda intifada è stata una rivolta avvenuta a Gerusalemme per opera dei palestinesi. Ecco quali furono i motivi della rivolta e le conseguenze.

Per Seconda intifada si intende solitamente la rivolta avvenuta a Gerusalemme nel settembre del 2000 ad opera dei palestinesi. Ben presto questa rivolta si estese a tutto il territorio palestinese. I morti in questa drammatica rivolta furono quasi cinque mila e il tutto ebbe importanti ripercussioni politiche. Si parla di Seconda intifada perché successiva a quella avvenuta nel 1987 che prese il nome di Prima intifada. Questa provocò inizialmente la morte di quattro cittadini palestinesi.

La seconda intifada

Il termine arabo “intifada” significa “sollevazione, rivolta”. Questa parola è utilizzata in genere per indicare le rivolte arabe organizzate contro la presenza degli israeliani in Palestina. La “prima intifada” palestinese si identifica con un episodio avvenuto nel 1987, quando un veicolo guidato da un israeliano travolge due taxi che transitavano nel campo profughi di Jabaliya, uccidendo quattro palestinesi. Con gli accordi di Oslo dell’agosto 1993 e la formazione dell’ANP (Autorità nazionale palestinese) si conclude la Prima intifada. La lotta però è destinata a riprendere con maggiore recrudescenza il 28 Settembre 2000, che è la data in cui inizia la seconda intifada palestinese.

In questa data vi è l’invasione da parte delle truppe israeliane guidate da Ariel Sharon nel Monte del Tempio, un luogo considerato sacro sia dai musulmani che dagli ebrei, per la presenza di due tra le più antiche moschee. La seconda intifada si riaccende in seguito al gesto di rivendicazione di Sharon e delle milizie di circa 1000 uomini che rappresenta la vera e propria “casus belli”. In genere la seconda Intifada si considera conclusa nel 2005.

Conseguenze politiche

Questa rivolta ebbe chiaramente anche delle importanti conseguenze politiche. La principale riguardò senza dubbio Yaser Arafat. Il politico palestinese infatti fu sostanzialmente confinato, a partire dal dicembre del 2001, nella sede dell’Autorità Nazionale Palestinese da parte dell’esercito israeliano. Arafat rimase in confine per ben tre anni ed riuscì ad uscire solamente a pochi giorni dalla sua morte avvenuta a Parigi il 4 novembre 2004.

Le cifre

Numerosi furono le vittime di questa Seconda intifada. Le ultime cifre, aggiornate alla fine della rivolta, parlarono addirittura di 4.995 morti. Di questi 3.858 furono palestinesi e 1022 israeliani. Altre fonti però non sono d’accordo con questa cifra. Per esempio secondo il Centro Palestinese di Statistica i morti in totale superano le 5000 unità. Aldilà del numero effettivo delle vittime questa rivolta ha segnato profondamente un territorio che negli ultimi anni è stato senza dubbio uno dei più martoriati in assoluto.