> > Checco Zalone svela: "Per fare il cafone non sapete quanto ho studiato"

Checco Zalone svela: "Per fare il cafone non sapete quanto ho studiato"

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Checco Zalone interviene alla cerimonia di apertura dell'anno scolastico a Taranto, con Mattarella e Fedeli: "Ho studiato anche per fare il cafone"

Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, la ministra dell’Istruzione Valeria Fedeli e il comico Checco Zalone: un trio insolito, ma accomunato dalla passione per l’educazione e la trasmissione di valori alle nuove generazioni. Checco Zalone è stato infatti protagonista di un simpatico siparietto andato in onda alla cerimonia di inaugurazione del nuovo anno scolastico a Taranto, nella scuola primaria intitolata a Giovanni Falcone.

Il popolare comico pugliese è apparso in un video messaggio, precedentemente registrato e messo in onda per gli alunni presenti all’inaugurazione. “Spero studiate anche voi – ha esordito il comico – e formiate una classe dirigente che faccia giustizia alla nostra fantastica terra. Ho spesso interpretato il ruolo del cafone e dell’ignorante, ma non immaginate quanto ho dovuto studiare per farlo“. Poi Zalone ricorda anche la fatica del ritorno dalle vacanze estive: Sono stato ragazzo anche io – continua – e sono pugliese; so bene cosa vuol dire rientrare a scuola, quando fuori c’è il mare di settembre, che è bellissimo“.

Mattarella: “Confronto sulla scuola sempre positivo”

Il Presidente Mattarella, che ha preso la parola all’inizio dell’incontro, ha sottolineato l’importanza dell’inizio dell’anno scolastico, anche e sopratutto per le zone che sono state colpite dal sisma. “I temi che riguardano il mondo della scuola – ha dichiarato il Presidente della Repubblica – stanno a cuore a molte persone, perchè sono di una delicatezza e di una importanza fondamentale. Potremmo dire che stanno a cuore a tutti. Proprio per questo motivo è bene ed è comprensibile che vi siano opinioni diverse“.

Ben accetto, dunque, il confronto quando questo è “sereno e obiettivo” sulle politiche scolastiche. La massima carica dello Stato si è, poi, rivolta direttamente agli studenti, con un commovente messaggio sull’importanza della scuola: “Non riguarda soltanto voi – ha spiegato Mattarellae neanche solo i docenti o i genitori. La scuola costituisce una grande e centrale questione nazionale. La scuola – ha concluso il Presidente – è motore di cultura, di libertà ed eguaglianza sostanziale“.

L’accoglienza degli studenti: Taranto libera

Una delegazione di bambini della scuola Giovanni Falcone ha accolto la delegazione, composta da Mattarella e dalla Fedeli, con l’esecuzione del brano “Taranto libera“. Il testo della canzone parla delle problematiche ambientali e del degrado: problematiche molto sentite dai pugliesi e che minano la speranza di un futuro migliore. Alla cerimonia, inoltre, erano presenti anche diverse rappresentative delle scuole primarie italiane, che hanno anche proposto progetti e spettacoli.

Valeria Fedeli: “La sicurezza fondamentale per le scuole”

Alla cerimonia è intervenuta anche il ministro Valeria Fedeli, che ha incentrato il suo discorso sulla sicurezza e la sostenibilità delle scuole. “Per la sicurezza – ha spiegato la Fedeli – c’è un investimento di 9 miliardi. Dal punto di vista della sostenibilità vogliamo che l’ambiente didattico sia innovativo, anche per evitare la dispersione“.

Un altro argomento toccato dalla Ministra è quello del bullismo: “Stiamo monitorando le situazioni – continua – e istruendo i docenti anche con l’utilizzo di strumenti digitali. Serve educare al rispetto delle persone“. Nel corso dell’incontro è stato distribuito un opuscolo con i dieci principi contro il bullismo.