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Chef Narducci: ucciso da automobilista al cellulare

Alessandro Narducci

Schianto a Roma: lo chef stellato Alessandro Narducci è morto per colpa di un automobilista che stava usando il cellulare

Lutto nel mondo della ristorazione: i colleghi piangono il giovane chef stellato Alessandro Narducci, morto in uno schianto stradale a Roma. Con lui anche una collega. A soli 29 anni era già considerato una delle giovani promesse della cucina italiana e internazionale. Con il suo ristornate Acquolina, nella Capitale, aveva già guadagnato un stella Michelin. Heinz Beck ha commentato: “Sono scioccato”. Anche Angelo Troiani, suo grande sostenitore, si è detto affranto per la sua scomparsa. Nello scontro tra il suo scooter (a bordo del quale c’era anche la sua collaboratrice) e l’auto, è stato scaraventato per oltre 30 metri. L’automobilista stava usando il suo telefono cellulare.

La morte di Alessandro Narducci

Il ragazzo a bordo dell’auto che si è scontrata con lo scooter dello chef è sceso dalla sua Classe A ed era sconvolto. Faceva avanti e indietro fra i due corpi, stringeva il telefonino, chiamava i soccorsi e urlava “Sbrigatevi, non voglio avere due morti sulla coscienza, almeno lei salvatela”. Lui continuava a piangere, non voleva causare quel disastro. Invece man mano si faceva più nitida la consapevolezza della gravità della situazione. Continuava a piangere, aveva un taglio sulla fronte: il sangue gli colava sul viso e gli sporcava la camicia bianca. Ha cercato di salvare la ragazza. Era sull’asfalto, in mezzo alla strada. L’automobilista le ha preso le gambe e le ha sollevate, sperando fosse ancora viva.

L’incidente stradale è avvenuto a Roma, sul Lungotevere della Vittoria, nella notte tra giovedì 21 e venerdì 22 giugno 2018. Pare che aver causato l’incidente sia stata la disattenzione alla guida da parte di automobilista a bordo della sua Mercedes Classe A. Il ragazzo pare fosse impegnato con il cellulare.

La Procura di Roma ha aperto un fascicolo di indagine per omicidio stradale per la morte dello chef. Il pm Pietro Pollidori è in attesa di una prima informativa dalle forze dell’ordine.

L’incidente del giovane chef stellato

Classe 1990, aveva cominciato la sua esperienza in cucina al Convivio di Troiani per poi arrivare a far parte dello staff del ristorante Social degli Emirati Arabi, sotto la guida di Heinz Beck, che all’indomani della morte del giovane Narducci ha inviato un messaggio di cordoglio da parte sua e del suo staff. Tornato a Roma, Alessandr Narducci era diventato chef all’Acquolina, il ristorante che gli ha fatto guadagnare una stella Michelin.

Il mezzo di Narducci, nella notte tra il 21 e il 22 giugno, si è scontrato con un’auto. Era l’una di notte, alla cui guida c’era un uomo di 30 di anni, poi ricoverato in codice rosso al policlinico Gemelli. Dopo l’impatto, la macchina ha colpito tre veicoli in sosta. Sono stati immediatamente richiesti gli accertamenti su assunzione droghe e alcool per il conducente della macchina. Eppure pare che ad aver causato l’incidente sia stata la sua disattenzione e superficialità al volante. Pare stesse usando il cellulare. Sono comunque ancora in corso gli accertamenti per stabilire la dinamica dell’incidente.

I messaggi di cordoglio

Diversi i messaggi lasciati già sulla pagina Facebook dello chef. “La vita spesso è crudele e ingiusta. Ti lascia senza parole e con un vuoto. Ci mancherà la tua cucina e la tua simpatia”, si legge in un post. L’addio anche su Gambero Rosso che lo definisce “giovane chef under 30 di grande talento”.

“E’ una giornata molto, molto triste. La morte di Alessandro Narducci stanotte alle due, la stessa ora in cui anche io rientravo dal lavoro, mi ha scioccato; io e il mio team siamo tutti sconvolti”. Con queste parole Heinz Beck, collega e amico, nonché grande sostenitore, ha commentato la scomparsa del giovane chef romano. Narducci, ha ricordato Beck, “aveva lavorato con me al ristorante Dubai Social. L’ho promosso sous chef perché era serio, professionista e professionale“. Poi ha confidato con dolcezza e commozione: “Una persona carina che trovava sempre tempo per tutti. Piangeva quando lasciò il team”.

Alessandro Narducci