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Chef muore dopo essere stato ricoverato in tre ospedali di Napoli

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Lo Chef Giuseppe Poetini di Torre del Greco muore dopo essere stato ricoverato in tre diversi ospedali di Napoli e provincia. La Procura indaga sul caso.

Si è spento all’ospedale Cardarelli di Napoli, dopo due giorni di agonia, lo chef Giuseppe Poetini. L’uomo era stato ricoverato inizialmente perché accusava dei dolori allo stomaco e una strana mancanza di forze. Dolori che già da Giugno gli portavano sofferenza. Ha girato diversi ospedali prima di morire.

Le responsabilità per la morte dello chef napoletano sono ancora da chiarire. Sul caso, la Procura di Napoli ha aperto un fascicolo. I materiali utili alla ricostruzione delle responsabilità sono già stati acquisiti. L’avvocato della famiglia dello chef, Alessandra Sindona, ricostruisce la vicenda di questa strana odissea che ha portato alla morte il cuoco 49enne. L’avvocato è stato mobilitato dalla famiglia in quanto il decesso dell’uomo non è avvenuto in casa, ma in una struttura che dovrebbe essere protetta. Protetta e attrezzata per rispondere a simili emergenze mediche. Al momento si attendono tutti gli accertamenti del caso da parte della procura, in seguito verranno poi celebrate le esequie del defunto.

Lo chef

Giuseppe Poetini, 49 anni, originario di Torre del Greco, già da tempo era sofferente per dei dolori addominali. La famiglia porta in ospedale il cuoco dolorante. Il primo ospedale incontrato è il Maresca di Torre del Greco: qui tramite una gastroscopia, i medici evidenziano una ulcera duodenale in condizioni critiche. Lo chef infatti ha delle perdite di sangue. Si decide così di portare il 49enne presso un’altra struttura della zona dotata di un reparto di animazione che al Maresca manca. Poetini viene allora portato d’urgenza all’Ascalesi di Napoli. Qui giunge in condizioni molto gravi, ma che fortunatamente in poco tempo sembrano migliorare. Come in una perversa montagna russa però, le condizioni si aggravano di colpo e l’unico modo con cui poter intervenire è una nuova gastroscopia. C’è un solo problema: nei fine settimana il reparto di gastroenterologia dell’Ascalesi non è in funzione.

Poetini è in condizioni gravi, ma sembra lucido e cosciente. I medici lo fanno trasferire all’ospedale Cardarelli di Napoli. Viene portato per fare il controllo gastroscopico. Durante l’esame medico però, senza alcun preavviso, le condizioni del paziente precipitano fino a portarlo alla morte.

La Famiglia dello chef

I familiari del Poetini chiedono di poter conoscere la verità sui fatti che hanno portato alla morte del loro caro. Non sono chiare infatti le circostante e le complicazioni che hanno portato l’uomo a trovare la morte. L’avvocata Sindona chiede chiarezza e verità sulla questione: la esige come un diritto che non può essere negato ai familiari. “Come può accadere?” è la domanda che si pone l’avvocata commentando lo sfortunato caso dei suoi clienti. Nel frattempo la Procura di Napoli si è mossa aprendo un fascicolo per una indagine sul caso. Tutti i materiali afferenti al caso e le cartelle cliniche sono state acquisite e poste sotto il vaglio della magistratura. Si spera possa emergere qualcosa che sbrogli la matassa del caso. I familiari della vittima si dicono fiduciosi nei confronti della magistratura e hanno deciso di lasciarli lavorare tranquillamente. Il funerale del caro defunto verrà presto celebrato.