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Chelsea, il sogno di Conte: Lukaku e Morata

Chelsea, il sogno di Conte: Lukaku e Morata

Lukaku ha una clausola di 80 milioni di sterline. Morata è valutato tra i 50 ed i 60 milioni. Sono il sogno di Conte per la conquista della Champions. Se si sogna, bisogna sognare fino in fondo. Ed è quello che sta facendo Antonio Conte, ct del Chelsea, che tira dritto verso la conquista del tito...

Lukaku ha una clausola di 80 milioni di sterline. Morata è valutato tra i 50 ed i 60 milioni. Sono il sogno di Conte per la conquista della Champions.

Se si sogna, bisogna sognare fino in fondo. Ed è quello che sta facendo Antonio Conte, ct del Chelsea, che tira dritto verso la conquista del titolo di Premier League, il sesto nella storia del Chelsea. La prossima stagione vedrà i Blues di nuovo in Europa, dopo un anno di assenza. Nel pianificare il futuro, Conte ha deciso di puntare ad allestire una squadra in grado di competere, fin da subito, con le altre grandi d’Europa. I tabloid inglesi rivelano che, in cima alla lista dei desideri dell’ex-tecnico della Juventus ci sono due attaccanti: Romelu Lukaku dell’Everton e Alvaro Morata del Real Madrid.

Lukaku è attualmente capocannoniere della Premier League. Un nome che è da sempre caldo per Conte, il quale già lo desiderava ai tempi bianconeri. Lukaku rappresenterebbe il sostituto ideale di Diego Costa, che finirà in Cina. I belga ha un’ottima valutazione. Ma soprattutto ha, da poco, firmato un rinnovo con i Toffees, con tanto di clausola rescissoria di 80 milioni di sterline. Cifra abbastanza da capogiro.

Diverso, invece, per quanto riguarda Morata. Il Real Madrid lo considera ormai cedibile, ma pretende almeno 50 o anche 60 sessanta milioni di euro. Perchè Morata, dal canto suo, farebbe molto volentieri ritorno alla corte di Antonio Conte, specialmente ora che allena in Premier League, un campionato da lui sempre tanto agognato. Insomma, uno sforzo economico assolutamente fuori dalle righe. In quanto ad uscite, infatti, il Chelsea sta ancora attendendo di capire quanto si incasserà dall’addio di Diego Costa, dal momento in cui Abramovich non sembra molto interessato a investire cifre folli senza rilevanti rientri economici. Antonio Conte dovrà sfruttare tutte le sue migliori abilità manageriali. E di certo non le mancano. Anzi.