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Chi è Ala Ceoban

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Il 30 maggio 2009 si occupò di occultare i cadaveri della sorella e della nipote uccise dal suo amante. Ala Ceoban è una donna libera dal 2015.

Ala Ceoban e Paolo Esposito vennero chiamati gli amanti diabolici dai giornali e dalle televisioni quando nel 30 maggio 2009 furono accusati di avere ucciso e occultato i corpi della sorella di lei, e compagna di lui, e della nipote. Dal 2015 la donna è tornata in libertà.

Chi è Ala Ceoban

La 31enne moldava Ala Ceoban è stata condannata nel 2009 per aver aiutato il suo amante, e compagno della sorella, a occultare i cadaveri di sua sorella e della figlia uccisi da quest’ultimo. La giovane era giunta in Italia ed era stata accolta in casa dalla sorella maggiore Tatiana Ceoban che viveva con la figlia e il compagno Paolo Esposito. Ala si innamora di quest’ultimo ed è ricambiata come dimostrano gli undici mila sms che i due si sono scambiati dal 2007 per i successivi due anni. In un secondo momento la coppia decide di eliminare la sorella e anche la figlia di quest’ultima, appena 13enne, dato che era molto legata alla madre. Il 30 maggio 2009 le due donne scompaiono e i loro cadaveri non saranno ritrovati mai più.

La coppia è stata accusata e poi condannata per l’omicidio e l’occultamento dei due cadaveri. Paolo Esposito, compagno di Tatiana e amante di Ala, è stato condannato all’ergastolo per aver compiuto materialmente l’omicidio. Ala Ceoban è stata condannata, prima al carcere a vita, poi a otto anni di carcere per favoreggiamento che ha finito di scontare nel 2015. Ora la donna è una persona libera, ma ha ancora alcuni problemi legati al suo permesso di soggiorno.

Vicenda raccontata a Storie maledette

Nella puntata del 25 marzo 2018 del programma televisivo presentato dalla giornalista Franca Leosini, Storie maledette, è stato ripercorso il giallo di Gradoli. La giornalista ha intervistato nel carcere dove sta scontando l’ergastolo Paolo Esposito. Franca Leosini ha ripercorso l’intera vicenda che vede come protagonisti la coppia di amanti diabolici formata da Ala Ceoban e Paolo Esposito che hanno ucciso e occultato i cadaveri di Tatiana Ceoban e la figlia Elena, di appena 13 anni, i cui cadaveri non sono mai stati ritrovati.

Ultimi aggiornamenti

Ala Ceoban ha chiesto numeroso volte il rinnovo del permesso di soggiorno, ma sia nel 2013 quando stava ancora scontando la pena in carcere, che nel 2016 quando era già libera, le è stato rifiutato. La donna ha fatto quindi causa allo Stato ma il Giudice ha rinnovato la sentenza affermando che lei era stata condannata per reati legati alla sua indole aggressiva e quindi è considerata pericolosa per la sicurezza dello Stato e una minaccia per l’ordine pubblico.