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Chi è Audrey Hale, la 28enne che ha ucciso 6 persone a Nashville

scuola vuota

Audrey Hale ha sparato a sei persone, tre bambini e tre adulti nella Covenant School di Nashville

Audrey Hale ha sparato a sei persone, tre bambini e tre adulti nella Covenant School di Nashville

Audrey Hale aveva frequentato quella scuola da piccola

La 28enne è entrata nella scuola elementare cristiana della Covenant School e ha ucciso tre bambini di 9 anni e tre persone adulte, la preside, una supplente e il custode. La scuola che aveva scelto per il folle gesto era quella che lei stessa aveva frequentato da bambina. Audrey è stata poi uccisa dagli agenti della polizia. Non si conosce ancora il motivo della sparatoria. La ragazza era un ex studentessa del Nossi College of Art & Design di Madison. Lavorava come grafico freelance, come è scritto nel suo profilo LinkedIn.

La ragazza aveva pianificato la strage

Una persona che la conosceva bene in quanto vicina alla famiglia ha detto che la 28enne era autistica, ma aveva alte funzionalità. Questa persona ha poi detto che la ragazza “aveva annunciato di essere transgender, e si identificava come un maschio

Sui profili social Audrey usava pronomi al maschile anche se era ancora di sesso femminile.

La madre della ragazza, Norma Fort Hale, ha spiegato alle telecamere della Abc: “È molto difficile ora, chiediamo un po’ di privacy. Non ce la faccio a parlare. So che oggi ho perso mia figlia“.

La 28enne aveva delineato un piano ben preciso. Gli investigatori hanno, infatti, trovato un manifesto e altri testi scritti dalla ragazza. Nella casa di Audrey c’era una mappa della scuola su cui aveva scritto i punti d’ingresso e le aree sorvegliate.

La ricostruzione dei fatti

La polizia ritiene che sia probabile che la donna avesse preso in considerazione di attaccare un’altra scuola, ma alla fine ha scelto la Covenant perché aveva misure di sicurezza più blande.

Grazie ai filmati delle telecamere di sorveglianza della scuola è stato possibile ricostruire i fatti. Le videocamere a circuito chiuso hanno ripreso l’autrice della sparatoria mentre fa irruzione nella struttura rompendo il vetro delle porte d’ingresso.

La ragazza aveva un fucile e una pistola detenuti legalmente. Dopo la strage gli agenti sono intervenuti e hanno sparato alla donna per evitare che ci fossero altre vittime.