Cristina Marziali 
Sta facendo molto parlare in questi giorni un’azione che è stata portata avanti dalla procura di Roma, ovvero l’arresto di 37 persone nell’ambito di un’inchiesta che è stata chiamata “mafia capitale” o “mondo di mezzo”.
Le indagini andavano avanti da tempo, ed hanno smascherato una fitta rete di corruzione di stampo mafioso che per anni ha governato il comune di Roma, all’interno del quale sono stati commessi diversi tipi di reato, che vanno dalla corruzione all’estorsione, fino alla turbativa d’asta.
La mente che c’era dietro l’organizzazione è Massimo Carminati, ex terrorista, e insieme a lui molti sono i nomi eccellenti che sono stati travolti dallo scandalo. Tra questi, l’ex sindaco di Roma Gianni Alemanno, e anche Lorenzo Alibrando, indagato per reato di associazione di stampo mafioso.
Lorenzo Alibrandi è il fratello minore di Alessandro Alibrandi, terrorista e figlio dell’ex giudice istruttore del tribunale di Roma, Antonio Alibrandi. Lorenzo aveva messo su un chiosco ed uno stabilimento balneare sulla spiaggia di Castelfusano, con la protezione di Carminati.
