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Chi è Nza, la bimba irachena di nove mesi malata di cuore e operata a Napoli

Nza, la bimba irachena operata al cuore a Napoli

Chi è Nza, bimba irachena malata di cuore e operata a Napoli. Ha solo nove mesi e ha dovuto subire un'operazione durata quattro ore.

Chi è Nza, la bimba irachena di nove mesi malata di cuore e operata a Napoli. La piccola era affetta da una grave malformazione cardiaca congenita, per la quale è stata sottoposta a un’operazione durata quattro ore.

Chi è Nza, bimba irachena di nove mesi malata di cuore

La piccola Nza è figlia unica e i suoi genitori sono giovanissimi. La famiglia è arrivata in Italia dall’Iraq per sottoporre la bimba a una delicata operazione al cuore, necessaria per la sua sopravvivenza.

Dopo un viaggio di dieci ore con scalo a Istanbul, Nza e i genitori sono arrivati a Napoli e sono stati scortati in ambulanza fino all’ospedale Monaldi. L’intervento è stato anticipato di 48 ore rispetto a quanto previsto, per via della gravità delle condizioni di salute della piccola.

Nza, bimba irachena a Napoli per un’operazione al cuore: ora sta bene

“Grazie a una rete straordinaria che abbiamo messo in piedi in pochissimi giorni, ha superato il delicatissimo intervento al cuore a cui è stata sottoposta”, annuncia la vicepresidente del Consiglio regionale della Campania Valeria Ciarambino. I medici, guidati dal dottor Guido Oppido, hanno svolto la delicata operazione in quattro ore e la piccola Nza ora sta bene.

Napoli, Nza operata al cuore: l’iniziativa

Nza è stata curata in Campania grazie a un’iniziativa attivata da Valeria Ciarambino, venuta a conoscenza della storia della piccola attraverso l’associazione Stay Human. Con il presidente Musli Alievsky e uno dei volontari, Francesco Perna, a sua volta informato da Silvia Cavazzini di Gandhi Charity e da una rete di attivisti internazionali, ha coordinato tutto il processo.

L’associazione ha pagato il viaggio della bimba grazie alle donazioni, aprendo inoltre anche una raccolta fondi tramite la propria pagina Facebook per la famiglia, arrivata Italia senza alcun tipo di bene. L’arcivescovo di Napoli Domenico Battaglia, si è occupato tramite la Caritas diocesana di trovare un alloggio per i genitori durante il periodo di degenza, per ora fissato a 45 giorni.