Nata a Latina e infermiera di professione, la 52enne Sonia Pecorilli è la candidata presidente della Regione Lazio del Partito Comunista italiano. Scopriamo qualcosa di più sulla sua candidatura.
Il ritorno del PCI nel Lazio
A Sermoneta – comune in provincia di Latina dove Sonia Pecorilli vive attualmente – la donna è consigliera comunale per il PCI e capogruppo consiliare delegato alla Pubblica Istruzione e Sanità. Commenta con orgoglio per il suo partito: «Dopo 32 anni, il PCI è tornato presente con la falce e martello sulla scheda elettorale del Lazio ed è il primo in alto a sinistra. A Viterbo voglio presentare candidate e candidati, perché in questo territorio sono la vera forza di questa scelta di alternativa e perché sono i rappresentanti di un percorso che ha visto in queste settimane decine e decine di compagne e compagni, di sostenitori, raccogliere le firme per poterci presentare nella competizione».
Le battaglie in programma per il PCI
I focus del Partito Comunista Italiano di cui la Pecorilli si fa portavoce durante la campagna elettorale sono i seguenti: l’inceneritore a Santa Palomba (RM), le scorie d’origine nucleare nel viterbese e l’inquinamento della Valle del Sacco (tra la provincia di Frosinone e quella di Roma). Si tratta di questioni che non possono essere gestite come semplici pratiche burocratiche, esattamente come le questioni della sanità: a essere additata per prima è qui la privatizzazione esasperata, «avversa allo spirito della sanità pubblica, gratuita e universale, che ha sempre contraddistinto il nostro Paese».