> > Chi era Vittorio Boiocchi, il capo ultrà dell'Inter ucciso a colpi di pistola

Chi era Vittorio Boiocchi, il capo ultrà dell'Inter ucciso a colpi di pistola

Vittorio Boiocchi

Vittorio Boiocchi è stato ucciso ieri durante una sparatoria sotto casa sua: la storia dell'ultrà interista dalla condanna alla Curva Nord Milano

Vittorio Boiocchi era una persona molto conosciuta all’interno del mondo ultras, soprattutto per essere il capo della frangia dei Boys della Curva Nord dell’Inter. L’uomo è stato assassinato ieri sera sotto casa sua, raggiunto da almeno tre colpi di arma da fuoco che non gli hanno dato scampo. 

Morte Vittorio Boiocchi, chi era il capo ultrà nerazzurro

Il 69enne Vittorio Boiocchi è rimasto ucciso in una sparatoria avvenuta nel tardo pomeriggio di ieri sotto casa sua, a poche ore dall’inizio della partita tra Inter e Sampdoria. L’uomo, in passato, aveva dovuto scontare ben 26 anni e 3 mesi di carcere per spaccio e traffico di sostanze stupefacenti e per estorsione. Da quanto è emerso nelle indagini condotte molti anni fa, Boiocchi aveva uno stretto legame con alcune famiglie mafiose, insieme alle quali lavorava per condurre degli sporchi traffici soprattutto nella città di Milano.

La vicinanza con la ‘ndrangheta

Dopo un passato legame con Cosa Nostra, negli ultimi anni Boiocchi si era avvicinato alla ‘ndrangheta, come sembrano dimostrare alcuni incontri dell’uomo con Vincenzo Facchineri, fratello di Luigi ritenuto boss dell’organizzazione malavitosa. Gli inquirenti stanno lavorando su questi aspetti della vita di Boiocchi per provare ad identificare l’assassino che gli ha tolto la vita ieri.