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Dall'inviata di "Chi l'ha visto", lo speciale su Avetrana

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La prossima puntata di "Tutta la verità", in onda il 26 maggio, tratterà del caso del delitto di Avetrana, dove ha perso la vita Sarah Scazzi

Il prossimo giovedì 26 aprile, in prima serata alle 21:25 sul Nove, andrà in onda il secondo speciale di “Tutta la verità“. Si tratta della serie italiana di true-crime che ricostruisce 2 dei più controversi fatti di cronaca degli ultimi tempi. Dopo la prima puntata dedicata alla Strage di Erba, il prossimo argomento riguarderà il delitto di Avetrana.

Come tutti sanno, il crimine di Avetrana riguarda l’omicidio avvenuto nell’agosto del 2010 della quindicenne Sarah Scazzi. Per la sua morte state condannate in via definitiva la cugina Sabrina Misseri e la zia Cosima Serrano. Lo zio Michele Misseri, che si dichiara a tutt’oggi l’unico responsabile dell’uccisione di Sarah, è stato invece condannato per il solo occultamento di cadavere. Deve scontare la pena di otto anni di reclusione.

Avetrana sotto la lente

Recentemente la criminologa Roberta Bruzzone ha commentato quanto detto nella trasmissione Storie maledette, che aveva trattato sempre il caso della povera Sarah Scazzi. La giornalista Franca Leosini in quell’occasione aveva intervistato Sabrina Misseri e Cosima Serrano che stanno scontando la loro pena nel carcere di Taranto. Insieme a loro, la Leosini ha ripercorso tutta la macabra vicenda, sentendone il parere e la loro personale ricostruzione dei fatti.

Durante la seconda parte dell’intervista il protagonista è stato Michele Misseri, che inizialmente si era autoaccusato del delitto. Poi aveva coinvolto moglie e figlia, ritrattando di nuovo e riannunciando la sua colpevolezza. Senza però essere più creduto dagli inquirenti. Parlando con Cosima, in particolare, Franca Leosini ha ricordato come Michele Misseri ha affermato che era stata la consulente di parte della sua difesa, appunto Roberta Bruzzone, a convincerlo ad accusare la figlia Sabrina. In seguito la Bruzzone aveva poi sporto querela nei suoi confronti.

Roberta Bruzzone ha dunque commentato così su Facebook: “La Leosini non è aggiornata. Misseri è già sotto processo per calunnia nei miei confronti da un bel po’. Per giugno è prevista la sentenza. Ci sono parecchie inesattezze e diversi errori nella ricostruzione effettuata durante la trasmissione. Peccato, mai affidarsi a una sola parte per ricostruire vicende così complesse e delicate. Il rischio di mettere in scena un teatrino grottesco è sempre molto elevato”. A testimoniare quanto il pubblico sia ancora interessato al caso di Sarah Scazzi sono gli alti indici di ascolto. Tutto ciò accade ancora oggi, nonostante siano passati già 8 anni dal delitto.