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Chiara Gualzetti, il video che mostra gli ultimi istanti di vita: l'abbraccio col suo assassino

Chiara Gualzetti video

Un video estratto dalle telecamere mostra Chiara Gualzetti abbracciare il suo assassino pochi minuti prima di essere uccisa.

Chiara Gualzetti cammina al fianco dell’amico che l’ha uccisa e lo abbraccia qualche minuto prima di morire: è quanto mostrano le immagini delle telecamere di videosoveglianza che hanno ripreso i momento precedenti al suo omicidio.

Chiara Gualzetti: il video con l’assassino

Nei filmati, mandati in onda durante la puntata di Quarto Grado di venerdì 2 luglio, si vede la giovane incontrare il suo assassino, di cui probabilmente si era innamorata, e camminargli a fianco. I due si sono incontrati nella mattina di domenica 27 giugno, sono rimasti nelle vicinanze della casa di lei, si sono abbracciati e scambiati qualche effusione.

Lui, maglia rossa e bermuda scuri, ha con sé uno zainetto al cui interno si trova il coltello che ha usato per uccidere l’amica. Dopo dodici minuti, Chiara è corsa verso il cancello di casa, probabilmente per avvisare i genitori che sarebbe presto. Poi è scomparsa dall’inquadratura e si è avviata insieme al ragazzo che di lì a poco, a meno di un chilometro più su verso la collina, l’avrebbe assassinata a botte e con una serie di coltellate abbandonando il cadavere su un cespuglio.

Chiara Gualzetti, il video con l’assassino prima dell’omicidio

L’autopsia effettuata sul corpo di Chiara ha permesso di ricostruire la dinamica del delitto. La giovane sarebbe stata colpita al collo mentre era di spalle, poi si sarebbe girata e sarebbe stata raggiunta da altre coltellte. Nel tentativo di difendersi, come suggerisce la presenza di capelli del ragazzo nelle sue mani, l’amico l’avrebbe nuovamente colpita e presa a calci anche una volta caduta a terra. Serviranno ulteriori accertamenti per stabilire in quanto tempo è sopraggiunto il decesso, causato da due coltellate mortali inferte al torace che hanno provocato lelsioni polmonari.

Chiara Gualzetti, il video con l’assassino: “Mancanza di scrupoli”

Intanto il Gip del Tribunale per i minorenni ha definito il ragazzo come senza scrupoli, senza freni inibitori e privo di ravvedimento come emerge dal tenore dei messaggi vocali inviati ad un’amica subito dopo i fatti. Al momento l’assassino appare capace di intendere e di volere soprattutto di fronte ad un reato il cui concetto illecito è di immediata percezione. Il giudice ha infine parlato di vita regolare costantemente condotta, di un ambiente familiare sostanzialmente adeguato, di studi positivamente frequentati e di “lucidi e freddi tentativi di nascondere le tracce del delitto e di negare le responsabilità“.